domenica 7 giugno 2015

Laboratorio di giornalismo civico e partecipato. Una vera buona scuola di "cittadinanza attiva"

Luciano Granieri


Si è concluso ieri 6  giugno 2015 presso il LeBò club di Frosinone la prima sessione del Laboratorio di giornalismo Civico e Partecipato, organizzato dall’Osservatorio Peppino Impastato . 

Nel corso dell’ultimo incontro sono stati consegnati agli iscritti gli attestati di frequenza. Non possiamo nascondere, come Osservatorio e organizzatori di questa ennesima scommessa, la grande soddisfazione per l’andamento della serie di seminari compresi nel programma del laboratorio.  Una programmazione così prolungata nel tempo (da aprile a giugno) presentava il rischio di perdere partecipanti lungo il percorso. In realtà la frequenza  è un po’calata ,  ma ogni incontro ha comunque avuto un buon numero di persone attente alle tematiche che venivano svolte. 

L’obbiettivo reale del laboratorio di giornalismo civico e partecipato  era ricreare, attraverso l’apprendimento delle tecniche di comunicazione tradizionali e via web, una condivisione di intenti  fra i partecipanti, base fondamentale per la formazione di quella "cittadinanza attiva" di cui il nostro territorio ha estrema necessità. Ciò è avvenuto. Abbiamo ricevuto ARTICOLI dai partecipanti e avviato, la redazione di un blog a totale gestione dei corsisti.  Probabilmente ancora non no siamo riusciti a formare  dei buoni giornalisti, ma dei cittadini consapevoli, attenti, in una parola “attivi” forse si. Numerosa è stata la partecipazione dei giovani, il che ci ha reso molto orgogliosi e ha confermato la nostra convinzione per cui il mondo giovanile non è solo composto da ebeti  prigionieri  dei social network. Anzi questi soggetti sono una esigua minoranza. 

Tutto ciò è stato possibile  perché in una città come la nostra, che si vuole socialmente dormiente, esistono giovani giornalisti disposti a sacrificare una parte del loro prezioso tempo per  formare “cittadinanza attiva”. I seminari tenuti da Denise Compagnone, Marzia Modesto ed Alessandro Redirossi si sono rivelati eccellenti, per chiarezza di esposizione e importanza delle tematiche trattate. Denise, Marzia e Alessandro  ci hanno trasferito un po’ della loro passione che li porta costantemente  in giro per la Provincia, e oltre,  in cerca delle testimonianze, delle fonti della notizia . 

L’apporto notevole e autorevole  del professor Tarcisio Tarquini, giornalista e scrittore è stato illuminante  nella illustrazione di  come nasce un’inchiesta. Fondamentali  i contributi storici forniti dal professor Mario Saverio Morsillo , elementi decisivi per capire l’evoluzione nei secoli del modo di fare informazione. Un grande ringraziamento va al Pubblico Ministero Adolfo Coletta, anch’egli disposto a dedicarci un pomeriggio per dispensare la sua saggezza ai partecipanti del corso. 

La sezione relativa al web journalism  ha visto l’eccellente contributo dell’architetto Anita Mancini che, insieme al sottoscritto, ha spiegato  le enormi opportunità che la rete fornisce a chi vuole fare informazione. Infine Mario Catania ci ha spigato come tutto quanto appreso nel laboratorio sia prezioso per diventare cittadino consapevole e attivo nella vita sociale della collettività. 

Un enorme ringraziamento, inoltre, va a Christian Bellincampi per averci messo a disposizione i locali del LeBò club, un’ambientazione ideale per svolgere le attività del laboratorio. 

Per tornare alla scommessa ribadiamo che è stata vinta, anzi l’organizzazione di una seconda fase del laboratorio,  da tenersi a partire dall’autunno prossimo,  ci è stata richiesta con forza. Inizieremo a lavoraci presto. Ma nel prossimo laboratorio dovremo uscire dai pur accoglienti locali del LeBò club e andare in mezzo alla gente per documentare gli accadimenti, gli eventi che caratterizzano la nostra collettività, dovremo cioè dare spessore pratico a quanto appreso in questi mesi . Arrivederci all’autunno prossimo.


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