mercoledì 8 luglio 2015

La rivoluzione è donna

Luciano Granieri


Si è svolta ieri presso i locali del Cinema Italia di Ceccano, la presentazione del libro di Giuliana Sgrena “Rivoluzioni Violate” edito da il Saggiatore. Era presente   l’autrice, giornalista del manifesto, oltre che scrittrice.  Abbiamo colto l’occasione per scambiare qualche opinione sulla situazione politica generale europea, sull’immigrazione e sul tema del suo libro. Un testo che descrive e mette in risalto il ruolo delle donne nelle rivoluzioni arabe. Come sottolinea la Sgrena, queste rivolte sono partite dalla rivendicazione della parità di genere da parte delle donne. Gli sviluppi politici e religiosi, sono andati a rimorchio di questa prima rivendicazione.  Purtroppo, però, una volta ottenuto il rovesciamento delle dittature, nulla è cambiato sul fronte della parità di diritti  fra uomo e donna, anzi nei governi di ispirazione religiosa succedutisi ai regimi precedenti, la questione è anche peggiorata. Dunque la rivoluzione delle donne arabe è stata a tutti gli effetti una rivoluzione violata. Ma il cammino verso la parità di genere non si è arrestato. E’ attivo  tutt’ora anche in quei paesi, Arabia Saudita e Yemen, dove non si hanno molte notizie su questo fenomeno. Il coraggio e la determinazione delle donne va oltre la stagione della primavera araba. E’ un percorso  appena iniziato ,  deve percorrere ancora molta strada. La lotta di questo universo femminile può costituire esempio anche per le donne occidentali. Infatti la parità di genere è una questione spinosa anche nei paesi occidentali, anzi forze l’organizzazione di una lotta volta all’ottenimento della parità dei diritti è addirittura  nel mondo occidentale è ancora più indietro . Il contributo di conoscenza che il libro di Giuliana Sgrana fornisce su queste tematiche è vasto e rigoroso.  E fa capire dove le rivoluzione debbano incominciare per sperare di ottenere un risultato, dalla donna. Infatti piaccia o meno la rivoluzione è donna.

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