IL COMITATO
SALVIAMO L’OSPEDALE DI ANAGNI
Lunedì 10 agosto 2015, nella sede di Anagni Viva, alle ore 18.00, si sono incontrati alcuni componenti del Comitato Salviamo l’ Ospedale di Anagni e l’ Assessore alla salute dott. Fabio Roiati, per un aggiornamento sulla situazione sanitaria di Anagni e, più in generale, del territorio e per mettere a punto le iniziative adeguate, in vista dell’ arrivo del nuovo Dirigente ASL che sostituirà la dott. Mastrobuono, destinata ad altri incarichi.
Anzitutto è stata sottolineata l’ insufficienza dell’ informazione sulle prestazioni e i servizi erogati nella nostra struttura che, nonostante la sistematica spoliazione avvenuta negli ultimi quattro anni, si è riusciti a conservare e, in qualche caso, a recuperare: Punto di primo intervento, Nefrologia-dialisi, ambulatori di angiologia, neurologia, nefrologia, urologia, cardiologia, chirurgia generale, pneumologia, laboratorio analisi, servizio di radiologia e di fisioterapia. Poche cose , ma è bene che si sappia che c’è un’ assistenza ancora possibile che non va sottovalutata.
E’ stato quindi deciso un atteggiamento determinato nel chiedere alla dirigenza ASL l’ applicazione, senza incertezze e rinvii, di quanto sottoscritto ufficialmente nell’ Atto Aziendale approvato nel dicembre dello scorso anno, che deve essere attivato e reso operativo. Questo rappresenta un punto di partenza per un successivo e ulteriore potenziamento dell’offerta sanitaria del nostro presidio
Tale atto prevede tra l'altro: chirurgia - day surgery - diagnostica digitalizzata e, in prospettiva, centri screening e analoghe forme di medicina preventiva e, soprattutto, potenziamento del punto di primo intervento.
In questa azione di rivendicazione di una sanità di base, ineliminabile, è del tutto evidente l’ importanza e la necessità di un forte impegno delle amministrazioni e dei Sindaci a sostegno di tali richieste.
Pertanto, rivolgiamo al Sindaco Bassetta l’invito alla ripresa del dialogo con i sindaci dei paesi limitrofi che si erano dimostrati sensibili alla problematicità della situazione sanitaria. Il loro impegno politico è, come si può capire, indispensabile.
La fattività delle richieste che verranno avanzate al nuovo dirigente ASL trova una valida conferma nella recente vicenda dell’ Ospedale di Acquapendente, cittadina del viterbese, che ha ottenuto un notevole rafforzamento con l’ultimo atto aziendale con la previsione di 20 posti letto di Medicina Generale, una UOS di Anestesia, trasformando il PPI in un effettivo Pronto Soccorso, una UOS di Chirurgia e sala operatoria che garantisce interventi chirurgici in Day surgery e One day surgery, Diagnostica per Immagini con telemedicina e teleassistenza e Alta Specializzazione per il Laboratorio Analisi. Tutto questo anche in forza della applicazione della normativa ministeriale che riconosce la necessità della struttura sanitaria in un’ area disagiata.
Anagni non soffre di disagi nella rete di comunicazioni, ma, oltre a scontare fortissime criticità sotto il profilo del degrado ambientale e delle patologie da inquinamento, (siamo confermati tra i Siti di Importanza Nazionale “ SIN “ ) proprio per essere al centro di un nodo stradale importante, con traffico molto intenso, rappresenta un punto di riferimento nelle situazioni di urgenza per incidenti e non può essere priva dei servizi di emergenza.
Si ritiene, quindi, molto opportuno programmare un incontro politico con i Sindaci, con il Presidente della provincia, con il Prefetto per preparare quello immediatamente successivo con il nuovo dirigente ASL, non appena si sarà insediato.
Si dovrà, in seguito, incontrare il presidente Zingaretti e il Ministro Lorenzin per un chiarimento definitivo del progetto di razionalizzazione e di distribuzione dei servizi in questa che sembra essere una provincia dimenticata.
All’ attuazione dell’ atto aziendale e all’ esercizio del ruolo dei Sindaci, dovrà necessariamente seguire la mobilitazione di cittadini, non rassegnati alla situazione esistente, ma decisi a recuperare certezze nel Diritto alla salute che non può essere loro confiscato.
Sarà compito delle associazioni continuare a raccogliere le criticità vissute dai cittadini della nostra provincia e sensibilizzare la nuova direzione aziendale ad adottare i provvedimenti conseguenti.
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