Per promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo bisogna
lavorare aggratis. Questo è la morale della vicenda relativa alla ritardata
apertura del Colosseo per assemblea sindacale avvenuta venerdì scorso. Al fine di contribuire a rendere fulgido e splendido il biglietto
da visita delle grandi bellezze italiane, bisogna rinunciare a circa 4mila euro l’anno
in busta paga. Questo è l’importo del salario accessorio che il personale di
custodia dovrebbe percepire a compenso del lavoro straordinario, delle prestazioni fuori turno e notturne.
Ebbene
i lavoratori, stufi di non ricevere da un infinità di mesi i soldi spettanti, si sono messi a fare
assemblea sindacale. Un assemblea decisa da tempo, autorizzata dal Mibact e comunicata tempestivamente ai tour operator . Una scelta che ha comportato l’apertura dell’Anfiteatro Flavio alle 11,30 anziché alle
8,30. La grande fila di turisti davanti al Colosseo in attesa dell’apertura
degli ingressi , che secondo Renzi, il Ministro Franceschini ed il sindaco
Marino, hanno costituito uno sfregio per il nostro Paese, è stata solo un po’
più lunga del solito. Infatti per entrare nel sito la fila si fa sempre e comunque. Il personale di custodia al servizio ai turisti è
ampiamente insufficiente, tale da non riuscire ad accogliere un numero di
visitatori adeguato rendendo così
inevitabile la formazione di file.
Lo sfregio vero dunque non è la coda dei turisti ma la mancanza di fondi per
assicurare gli addetti necessari a rendere agevolmente fruibili i musei. Di
questo sfregio evidentemente non sono colpevoli i lavoratori in lotta, ma gli
stessi Renzi e Franceschini. Comunque pronta è stata la reazione del Presidente
del Consiglio e del suo Ministro a questa provocazione sindacale. Il Consiglio
dei Ministri in quattro e quattr’otto ha varato un decreto legge per cui i musei e i luoghi di cultura sono
equiparati ai servizi pubblici essenziali. Categoria che comprende la sanità,
la scuola, il trasporto pubblico (treni aerei) .Comparti in cui le modalità di
uno sciopero vanno concordate con la Commissione di Garanzia.
Tale equiparazione è abbastanza inquietante , non tanto per l’ennesimo
attacco ai diritti dei lavoratori, esercizio comune all’iperliberista governo
renziano, ma per altri terribili scenari ipotizzabili. Prendiamo il sistema
sanitario. Ottenere una prestazione
diagnostica, anche importante, comporta
un’attesa superiore ai dodici mesi. Se
questo è l’andazzo fra qualche tempo per
visitare il Colosseo, non basterà più una fila di due ore ma sarà necessario
accamparsi per un anno sotto le volte dell’anfiteatro in attesa del proprio
turno. E allo stesso modo della scuola
sarà possibile che il custode del cenacolo di Leonardo a Milano, se vuole il contratto a
tempo indeterminato, dovrà prendere servizio presso il Museo Archeologico
Nazionale di Reggio Calabria dove sono esposti i Bronzi di Riace.
Comunque tralasciando le solite sparate
autoritarie di un ducetto fascioriformista,
a seguito dell’agitazione è arrivato lo sblocco dei fondi per pagare il salario
accessorio a tutti i lavoratori del settore. Ciò è una chiara dimostrazione che
alla fine gli sfregi pagano e che i diritti si possono difendere solo con la
lotta, con buona pace di Renzi, Franceschini e Marino. Tanto i turisti in coda
ci saranno sempre.
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