domenica 4 ottobre 2015

Fronte ciociaro

Il Segretario Provinciale del PCdI
Oreste Della Posta


Maurizio Landini a Ferentino

Da qualche mese nella nostra Provincia si stanno verificando degli eventi e situazioni a sinistra del PD, che dire interessati è poco.
Il 29 di settembre la venuta di Landini a Frosinone al Martino Filetico, ha registrato una presenza di oltre 250 persone, con interventi di varie associazioni.
L'Associazione "Possibile" ha raccolto sugli 8 referendum proposti da Civati, ben 4.500 firme, che a noi sembra un ottimo risultato, anche considerato che c'è stato agosto di mezzo in cui molti sono in vacanza.
Il 22 settembre si è tenuta presso il Salone di Rappresentanza della Provincia, la Vertenza Frusinate, che oltre a vedere una buona partecipazione e un ottimo dibattito in cui si è dimostrata con tutta la sua drammaticità la sofferenza sociale.
La nostra completa condivisione va alla piattaforma programmatica che è realista, spoglia di qualsiasi demagogia e settarismo.
Se poi parliamo dei comitati dell'acqua pubblica, e quelli in difesa della sanità, il discorso si amplia diventando più specifico.  Nel quadro della nostra Provincia che vede 130.000 iscritti al Centro dell'impiego, con un tasso di disoccupazione che va oltre il 24%, e quello giovanile che supera il 50%.
La situazione è così drammatica che bisognerebbe unificare tutti questi gruppi e associazioni e fare fronte comune per risollevare le sorti della nostra Provincia. È anche importante che i partiti, che sono a sinistra del PD, PRC, PCdI e SEL, trovino il più presto possibile una unità di intenti e una unità organizzativa per dare risposte concrete e non demagogiche a questa situazione.
È chiaro che a questo punto bisogna superare i personalismi e gelosie di organizzazione e realizzare una unità indispensabile e non più rimandabile.
In questo quadro i Comunisti Italiani propongono di costituire un fronte unico tra partiti e associazioni per meglio contrastare le politiche neoliberiste del Governo Renzi (scuola, lavoro, democrazia) che stanno spostando l'asse del Paese sempre più a destra, scaricando la crisi sui ceti più deboli. È anche chiaro che senza unità ci sarà solo la capacità di non incidere e di essere irrilevanti, senza unità non c'è salvezza.

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