mercoledì 25 novembre 2015

La natura fa sempre il suo corso

Luciano Granieri


E’ impressionante come la natura distribuisca in modo perfetto le sue risorse negli spazi, nei  luoghi, negli ambienti. Ed è sorprendente assistere a come tali risorse naturali tornino ad impossessarsi di quei luoghi quando  questi gli sono sottratti da eventi imprevisti.  

Solitamente gli eventi imprevisti sono opera dell’uomo che in nome del  profitto ruba gli alvei ai fiumi, le spiagge ai mari, gli alberi ai boschi. Prima o dopo però la natura torna a liberare quei siti  affinchè le risorse deviate, interrotte, sotterrate tornino ai luoghi loro destinati. Quando accade il fenomeno è rabbioso e pauroso. Alluvioni, mareggiate, frane, restituiscono spazi  e luoghi ai loro legittimi fruitori distribuendo spesso morte e sofferenza fra gli umani.  Ma è la natura,  è la naturale distribuzione degli spazi che prima o poi torna alla sia originaria disposizione. Nonostante ci si impegni a deviarne il corso la natura ristabilisce sempre ciò che originariamente aveva predisposto. 

Ciò ugualmente  avviene  per le variegate tipologie di natura umana che abitano il pianeta. Genti dalla diversa pigmentazione cutanea, dalle caratteristiche morfologiche segnate nei millenni dai processi di adattamento all’ambiente in cui vivono, popolano la terra naturalmente, usufruendo delle risorse che essa mette loro disposizione.  

Anche in questo caso se una mano esterna, tenta di depredare il patrimonio di alcune popolazioni, ne impoverisce la terra, l’acqua, l’aria, è naturale che queste si spostino in luoghi dove vivono altre popolazioni, magari quelle stesse che  hanno sottratto loro le risorse e imposto guerre. 

Se, ad esempio,  i bianchi dispongono impunemente dei territori di neri, rossi, gialli è normale che questi  tentino di trovare altri  ambienti necessari alla loro vita, magari invadendo lo stesso territorio dei bianchi. E’  un fenomeno naturale, come l’acqua dei fiumi che abbatte e travolge ciò che impedisce li suo naturale scorrere.  Dunque non ci sono muri, reti, barriere che tengano.  Nonostante rabbiosi rigurgiti di ignoranza e inciviltà tentino di dimostrare e auspichino il blocco di questa  disperata transumanza, la natura deve fare il suo corso, affinchè bianchi, neri, gialli, rossi possano  trovare un ambiente dignitoso dove vivere.

Desidero ringraziare la mia amica fotografa Hadil che mi ha proposto gli scatti con cui ho editato il video. Foto tratte dalla pagina facebook   Arteide

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