lunedì 28 dicembre 2015

E la giustizia pur lentamente, pur riduttivamente, comincia a scalfire il muro dell’indifferenza

Comitato di Lotta per il lavoro

Dal 30 dicembre 5 lavoratori della ex Multiservizi che furono estromessi insieme ad altri 100 al passaggio delle cooperative nel 2013 tornano sul loro posto di lavoro agognato.
Si è reso necessario l’intervento della magistratura del lavoro per farsi riconoscere un diritto per il quale i lavoratori hanno lungamente protestato ma hanno anche ampiamente dimostrato dal punto di vista economico e sociale che la scelta allora effettuata dall’Ente sarebbe stata disastrosa.
Una giustizia lenta, ma puntigliosa, che ripercorrendo le tappe dei drammatici giorni di marzo e aprile 2013, è arrivata a riconoscere il diritto, quelle regole e procedure che l'Amministrazione aveva e ha “dimenticato”. Un torto, denunciato fin dall’inizio, sia dal punto di vista politico e sociale ma anche amministrativo e umano che non riusciva ad essere ascoltato, riconosciuto. La testardaggine di una azione sindacale, di una di lotta di piazza unita ad una giurisdizionale hanno reso possibile tale risultato. Questa è anche la vittoria di una Tenda che ha mantenuto alto il baluardo della dignità di centinaia di persone, del lavoro, del salario, dei servizi pubblici.
La sentenza del Tribunale del lavoro di Frosinone del 12 giugno, favorevole a 29 lavoratori esclusi, come si era già scritto, determina una nuova situazione nel quadro dei servizi previsti. Innanzitutto la “nuova” società che gestisce l’appalto si dimostra più cauta della Solco che da mesi non rispetta il dispositivo della magistratura e che non riesce a dar seguito agli accordi proposti…
Non finisce qui la storia… anzi è solo l’inizio. La Coop perdente deve coprire le spese dal 2013 al 2015 per una cifra che potrebbe avvicinarsi ai €.900.000,00. In questa direzione sono stati avviati i decreti ingiuntivi. Inoltre qualunque società si dovesse aggiudicare le manifestazioni di interesse annunciate dovrà tener presente le cause giurisdizionali già sentenziate e di quelle a venire che andranno a giudizio per un totale di 90 lavoratori, con conseguenze di milioni di euro. Per una di queste cause il Comune di Frosinone e qualcuno dei dirigenti potrebbe rispondere direttamente per circa 500 mila euro per non aver rispettato nemmeno il bando da loro redatto. In ogni caso l'Ente rappresenta il soggetto al quale i lavoratori chiederanno comunque soddisfazione se le coop dovessero… volatilizzarsi.
Una situazione pesante che il Comune aveva pensato bene di addossare completamente ai lavoratori, disintegrandone il posto di lavoro e spacchettando i servizi affidandoli incomprensibilmente a coop sociali che sono ancora in auge, alla faccia dell'anticorruzione, dopo oltre settanta proroghe in tre anni! Oggi però il vento comincia a soffiare in direzione diversa… Purtroppo la Giunta non ha alcuna volontà di ricondurre tutto ad una trattativa con la newco sul tavolo. Preferisce radicalizzare la contrapposizione rischiando sconfitte pesanti sul piano giuslavoristico piuttosto che ritornare a parlare di politica di gestione dei servizi pubblici.


Video di Luciano Granieri

Nessun commento:

Posta un commento