Il segretario Provinciale PCdI
Oreste Della Posta
Oreste Della Posta
Partendo
dagli ultimi dati sulla povertà nella nostra Provincia, pubblicati recentemente
dalla Regione Lazio, si evince che la povertà e le situazioni di estremo
disagio sono in aumento, investendo anche ceti sociali che prima potevano
considerarsi lontani da queste situazioni di estrema difficoltà e disagio
economico.
A
questo va aggiunto che nell’ultimo periodo si è registrato un aumento della
cassa integrazione del 665%, il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 16%,
che è il più alto tra le Province del Lazio, quella giovanile è al 50%.
Tutto
ciò dimostra, in modo inequivocabile, che la nostra Provincia sta scivolando
sempre più verso posizioni marginali dal punto di vista economico.
A tal
fine, è bene ricordare che è in atto una riduzione dei consumi, la chiusura di
molte imprese, specie nel settore edilizio, con 914 attività chiuse. Sono in
aumento le sofferenze bancarie e siamo in presenza di una forte crisi del
settore artigianale.
A
questo punto, deve essere chiara a tutti, la drammaticità della situazione
della nostra Provincia.
Per
questo, i Comunisti di Frosinone, chiedono alla Regione Lazio e al suo
presidente Zingaretti, che assuma come prioritaria la nostra Provincia, con un
pacchetto di misure volte al sostegno dell’imprenditoria giovanile, allo
sviluppo e alla valorizzazione dei prodotti del territorio, il rilancio del
turismo, specie nel settore archeologico-religioso, aprendo linee di credito
alle P.M.I. e istituendo misure di sostegno al reddito, specie a quei
lavoratori che hanno perso il lavoro e non possono essere accompagnati alla
pensione secondo i requisiti della Legge Fornero.
A
questo va aggiunto che a luglio circa 400 lavoratori (ex VDC, ILVA, ecc.)
passeranno a reddito zero per scadenza della mobilità, facendo esplodere una
vera emergenza sociale, e ai quali va dato sicuramente un segnale di attenzione
immediata, predisponendo un piano di lavori di pubblica utilità almeno per un
anno, coinvolgendo i comuni di residenza di questi lavoratori. I
Comunisti, infine, giudicano positivamente che il Consiglio provinciale,
all’unanimità, abbia chiesto alla Regione Lazio lo stato di crisi.
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