venerdì 6 maggio 2016

CIOCIARIA IN DEFAULT

Il segretario Provinciale PCdI
Oreste Della Posta



Partendo dagli ultimi dati sulla povertà nella nostra Provincia, pubblicati recentemente dalla Regione Lazio, si evince che la povertà e le situazioni di estremo disagio sono in aumento, investendo anche ceti sociali che prima potevano considerarsi lontani da queste situazioni di estrema difficoltà e disagio economico.
A questo va aggiunto che nell’ultimo periodo si è registrato un aumento della cassa integrazione del 665%, il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 16%, che è il più alto tra le Province del Lazio, quella giovanile è al 50%.
Tutto ciò dimostra, in modo inequivocabile, che la nostra Provincia sta scivolando sempre più verso posizioni marginali dal punto di vista economico.
A tal fine, è bene ricordare che è in atto una riduzione dei consumi, la chiusura di molte imprese, specie nel settore edilizio, con 914 attività chiuse. Sono in aumento le sofferenze bancarie e siamo in presenza di una forte crisi del settore artigianale.
A questo punto, deve essere chiara a tutti, la drammaticità della situazione della nostra Provincia.
Per questo, i Comunisti di Frosinone, chiedono alla Regione Lazio e al suo presidente Zingaretti, che assuma come prioritaria la nostra Provincia, con un pacchetto di misure volte al sostegno dell’imprenditoria giovanile, allo sviluppo e alla valorizzazione dei prodotti del territorio, il rilancio del turismo, specie nel settore archeologico-religioso, aprendo linee di credito alle P.M.I. e istituendo misure di sostegno al reddito, specie a quei lavoratori che hanno perso il lavoro e non possono essere accompagnati alla pensione secondo i requisiti della Legge Fornero.
A questo va aggiunto che a luglio circa 400 lavoratori (ex VDC, ILVA, ecc.) passeranno a reddito zero per scadenza della mobilità, facendo esplodere una vera emergenza sociale, e ai quali va dato sicuramente un segnale di attenzione immediata, predisponendo un piano di lavori di pubblica utilità almeno per un anno, coinvolgendo i comuni di residenza di questi lavoratori.  I Comunisti, infine, giudicano positivamente che il Consiglio provinciale, all’unanimità, abbia chiesto alla Regione Lazio lo stato di crisi.


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