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Il Comitato nazionale dell’ANPI,
vista la campagna condotta da alcuni organi di stampa sulla cosiddetta spaccatura
all’interno dell’ANPI per svalutare l’intera Associazione;
visti i tentativi, da varie parti, di provocare o intimidire l’ANPI con dichiarazioni quanto
meno improvvide mettendo perfino in dubbio la rilevante eredità morale di cui è portatrice
e il dovere statutario di difendere la Costituzione da ogni stravolgimento;
ribadisce:
che la decisione di aderire alla Campagna referendaria per il NO è stata adottata dal
Comitato Nazionale del 21 gennaio u.s. , con una netta e precisa maggioranza (venti voti a
favore e tre astensioni), che tale decisione è stata ribadita praticamente in tutti i Congressi
provinciali e sezionali dell’ANPI, con rarissime eccezioni;
che la conferma definitiva è venuta dall’inequivocabile voto conclusivo (con solo tre
astensioni) del Congresso sui documenti congressuali, compresa la relazione generale del
Presidente, analoga – nella sostanza – alle decisioni precedenti;
che è assolutamente lecito e normale che vi siano, all’ANPI, anche opinioni dissenzienti,
ma che il dissenso deve essere mantenuto nei limiti della circolare del 5 marzo 2016, là
dove afferma:
«Abbiamo sempre affermato che la nostra è un’Associazione pluralista, per cui è normale
anche avere opinioni diverse. Altra cosa, però, sono i comportamenti. Ovviamente, non
sarà “punito” nessuno per aver disobbedito, ma è lecito chiedere, pretendere,
comportamenti che non danneggino l’ANPI e che cerchino di conciliare il dovere di
rispettare le decisioni, con la libertà di opinione».
decide:
- di intensificare la Campagna per il NO alla riforma del Senato e per il SÌ alla
correzione di parti della Legge elettorale “Italicum” in tutti i luoghi in cui l’ANPI ha
una sede, d’intesa con l’ARCI e con le altre Associazioni che hanno aderito ai
Comitati per il NO alla Riforma del Senato e per la “correzione” della Legge
elettorale, adottando tutte le misure necessarie perché la raccolta delle firme si
concluda tempestivamente e con esito positivo, invitando tutti gli iscritti a dedicare
ogni impegno affinché si realizzi un’ampia e completa informazione di tutti i cittadini,
sulle ragioni del NO e sui contenuti della riforma in discussione;
- di non accettare provocazioni e dunque di non intervenire in dibattiti e polemiche
che non riguardino i contenuti dei referendum;
- deplorando la inaccettabile campagna introdotta contro l’ANPI, perfino tentando
discriminazioni fra i partigiani e respingendo altrettanto vergognosi avvicinamenti ad
organizzazioni di stampo fascista; di invitare tutti, Governo, Partiti, Associazioni,
cittadini, a mantenere la campagna referendaria nei confini della democrazia e della
correttezza, dando assoluto ed esclusivo primato ai contenuti;
-invita la stampa a dar conto di tutte le posizioni, senza preferenze né distinzioni ed,
in particolare, radio e televisione ad aprire spazi adeguati anche ai sostenitori del
NO, come finora non è avvenuto;
- richiama l’attenzione del Garante delle Comunicazioni a fare il possibile per
garantire che l’informazione – nella campagna referendaria – sia ampia ed
equilibrata, si abbassino i toni, si privilegino le discussioni, pacate e le riflessioni
informative.
Il referendum è un diritto dei cittadini e delle cittadine ed è uno strumento di democrazia: è
necessario che tutti lo rispettino e si adeguino alla necessità di consentire una piena
conoscenza dei reali problemi in discussione, senza prevaricazioni e senza l’uso di
dichiarazioni provocatorie ed offensive.
L’ANPI tutta è impegnata a garantire che questo importante esercizio di democrazia si
svolga con estrema correttezza e parità di condizioni, in modo che davvero la parola
conclusiva spetti al popolo.
Roma, 24 maggio 2016
Comitato Nazionale ANPI
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