venerdì 30 dicembre 2016

Il nero e il bianco, il buono e il cattivo… tutto in un anno.

Marina Navarra

fonte nonsolodirosso





Questo è tempo di bilanci, c’è un anno intero da raccontare…da scindere, da spezzettare e catalogare; un anno strano, segnato soprattutto da un evento positivo e cioè la certezza della mia vittoria su un ceppo bastardo di virus di epatite c che per 25 anni ha preso di mira il mio fegato attaccandolo senza pietà fino a renderlo cirrotico e malfunzionante. Grazie a uno progetto sperimentale, riesco ad entrare a far parte di uno studio per il nuovo farmaco che in pochi giorni uccide definitivamente il virus riaccendendo in me la speranza di una vita normale…. vedere i valori delle transaminasi in due cifre invece che a tre è una sensazione inspiegabile!!! Dovrebbe forse bastare questo a fare del 2016 un anno buono…. e invece no,  non basta…. il mio stato di salute nulla può contro le ingiustizie, i soprusi,  gli abusi. Nulla può per quei lavoratori che un lavoro non lo hanno più….per quegli occhi tristi su pelle nera, nostri fratelli sbattuti dentro alberghi da tempo deserti e presi a pugni e a sputi… nulla può contro la malvagità di quell’amore che violenta, maltratta e uccide... nulla può contro la violenza di andare a comprare un lavoratore in tabaccheria… il cosiddetto  voucher!
Il mio malessere dunque è stato sempre costante, ho solo potuto alleviarlo… come?  Gridando la mia rabbia, lottando e parlando alla gente, essere sempre instancabile e combattiva, urlando l’importanza della parola accoglienza, ricordando prepotentemente la dignità perduta di chi non ha un lavoro…. questa è stata e continuerà ad essere la mia terapia più efficace.
Dicevo di un anno strano….diciamo che ho fatto mia la frase del film “la grande bellezza” e cioè ” alla mia età non posso più perdere tempo a fare quello che non mi va di fare “.  Ho  analizzato a fondo alcune persone e ho deciso che sfancularle sarebbe stata cosa buona e giusta…. amici opportunisti, falsi, pronti a fotterti non appena volti l’angolo, sempre pronti a prendere ma molto poco propensi a dare…. a senso unico insomma, dove a dare ero sempre e solo io… non ci sto più, fanculo anche a questo mio lato sentimentale e compassionevole … tolleranza zero quest’anno, nonostante poi ci sia anche stata male per questo….mi innamoro sempre troppo facilmente accidenti!!!!
Ma per ogni tramonto che muore c’è sempre un’alba che nasce… altri legami  a riempirmi il cuore e a darmi nuova linfa, i soliti vecchi amici sempre presenti, i miei figli, la mia famiglia perno importantissimo e fermo, dove non di rado mi aggrappo e trovo sostegno…  e facilmente, senza indugi, si fa strada la consapevolezza di essere molto amata … e mi sembra già abbastanza.
L’asticella delle cose negative si è alzata notevolmente con i rapporti sindacali, tanta delusione e amarezza e non solo dal basso…. situazioni che mi hanno costretta a profonde analisi e riflessioni e spero che tutto questo lavoro fatto su me stessa, sfoci in qualcosa di positivo per l’anno a venire, lo devo a me e a tutti quei colleghi che mi hanno dimostrato affetto e vicinanza in un momento particolarmente complicato.
Qualche si e qualche no, un po’ di nero e un po’ di bianco, qualcosa salviamo e qualcosa gettiamo…l’importante è non aver cancellato o sbiadito il colore della vita, il rosso delle nostre passioni, è stato importante piangere, è stato bello emozionarsi, è stato giusto dire anche cose che hanno ferito, è stato giusto poi pentirsene, è stato giusto prendere simbolici ceffoni per poi rialzarsi e darne altrettanti…. è stato giusto dire quel NO… è stato giusto alzare il bicchiere e parlare di rivoluzione, è stato giusto ubriacarsi di libri, di carezze, di arte, di blues, di jazz, di rock… è stato giusto perché abbiamo vissuto e lo abbiamo fatto come ci piace, ci siamo schierati, abbiamo parteggiato, abbiamo detto  le nostre verità… abbiamo scelto e spesso è stato molto difficile… ma sono queste scelte poi, a rendere la vita una cosa meravigliosa!!!!!!!!

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