domenica 11 dicembre 2016

Non nascondete quella bandiera

Rosa-X




Ieri sera Luciano X mi invia questo video;  immagini di vecchie manifestazioni, (alcune anni 70), associate a nuove forme di contestazione più recenti, dei giorni nostri. Nel montaggio ha inserito alcune nostre foto, la nostra partecipazione a qualsiasi forma di lotta in quel di ciociaria e anche oltre, è diventata ormai una costante presenza documentata da piccoli film e da rispettivi selfie. “Se per te va bene lo pubblichiamo” mi dice ” Bello, mi piace, pubblichiamolo” rispondo di getto, proiettata nel mio amato mondo prog dalle note di gioia e rivoluzione degli  “area”. Ma cosa c’è in questo video che mi lascia una sensazione di incompletezza? C’è qualcosa che si nasconde dietro queste immagini, qualcosa che va ricercato all’interno di un passato che ci mette sotto gli occhi un cambiamento negativo e un indebolimento  delle nostre forme di lotte…. una cosa più delle altre balza ai miei occhi….. l’assenza del rosso della nostra bandiera.
Quanto possa essere importante la bandiera rossa per un Comunistaposso solo immaginarlo, ma posso dirvi quanto essa conti per me… L’orgoglio di portarla sulla spalla, il simbolo della classe operaia proletaria e contadina; la bandiera con la falce e il martello….mi riempie il cuore solo a guardarla, è la mia coperta di Linus, è un sentimento forte, è una passione travolgente, è un qualcosa che va ostentato prepotentemente, alla faccia di qualche inFAUSTO personaggio che quando iniziò a parlarci del Comunismo come una semplice tendenza culturale….avremmo dovuto fargli vedere che cosa intendevamo noi per Comunismo.
Io continuo a chiedermelo….ma perché dobbiamo nascondere le nostre bandiere quando partecipiamo a iniziative o a manifestazioni…. gli stessi Compagni hanno timore di definirsi Comunisti…. vi ricordate quando ci chiamavano “sinistra radicale”? Ma radicale de che?  La sinistra evoca un mondo di uguaglianza, di diritti per tutti, di dignità e noi Comunisti siamo la SINISTRA VERA, non radicale ma VERA.
Guardate nel video la bellezza del corteo colorato di rosso degli anni 70… e guardate la tristezza del corteo in difesa dell’acqua pubblica… l’unico sprazzo di rosso che si vede è il mio adorato giubbino di finta pelle e la mia bandiera che, nonostante i vari appelli a non portarla per non politicizzare la manifestazione, la innalzo al cielo con la schiena dritta e fiera…. io continuerò a rivendicare il mio essere Comunista in ogni luogo e in ogni dove, nelle sedi di Partito, nelle piazze, tra la gente, nelle assemblee, nei bar e con gli amici e voglio riportare il rosso colore nelle piazze… è un periodo storico particolare questo, dove a sinistra c’è un mare da navigare….cerchiamo di scegliere le vele giuste…ripartire da uno straccio rosso che torna a sventolare mi sembra un ottimo inizio.
Marina
Alla bandiera rossa
Nuovi epigrammi (1958-59)
Per chi conosce solo il tuo colore, bandiera rossa,
tu devi realmente esistere, perché lui esista:
chi era coperto di croste è coperto di piaghe,
il bracciante diventa mendicante,
il napoletano calabrese, il calabrese africano,
l’analfabeta una bufala o un cane.
Chi conosceva appena il tuo colore, bandiera rossa,
sta per non conoscerti più, neanche coi sensi:
tu che già vanti tante glorie borghesi e operaie,
ridiventa straccio, e il più povero ti sventoli.


Pier Paolo Pasolini  
La religione del mio tempo, 1961

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