mercoledì 18 gennaio 2017

LA SENTENZA MASTROBUONO CERTIFICA L'INCAPACITÀ DELLA REGIONE DI GESTIRE LA SANITÀ PUBBLICA

Ufficio Stampa del Deputato Luca Frusone Movimento 5 Stelle



“Il caso Mastrobuono, al di là delle valutazioni sull’operato di quest’ultima su cui molto è stato detto, certifica una cosa su tutte: la Regione non solo è incapace di gestire  la sanità pubblica, ma ha delle preoccupanti difficoltà nel rispettare le norme. Norme che molto spesso vengono scritte, incredibilmente, proprio dalla Regione stessa.” – a dichiararlo è il deputato 5 Stelle Frusone, che continua – “Non è di certo la prima volta che emerge questa problematica, basta vedere l'elevato numero di contenziosi che ha la ASL di Frosinone. E a questo numero ora se ne aggiunge un altro, l'ennesimo che ricadrà sulla sanità pubblica. Sulla lista dei Direttori Generali e sulle modalità di valutazione degli stessi, abbiamo speso atti regionali e fiumi di comunicati denunciando che c’erano molti aspetti che andavano chiariti, troppe ombre e che purtroppo, come sempre accade, a fare le spese di tutto il disastro sarebbero stati i cittadini."- Il Deputato dei 5 stelle poi traccia un profilo economico della vicenda:”Alla fine di questo grande caos amministrativo, ci troviamo ad avere un commissario, ovviamente retribuito, e al tempo stesso l’ASL dovrà pagare anche la Mastrobuono con un raddoppio del costo per la funzione di Dirigente, in più la Regione ha già detto che ricorrerà e quindi ci sarà un’ulteriore spesa per il contenzioso. Tutto questo poteva ovviamente essere evitato se si fosse voluto, ma ormai siamo abituati alle manovre del PD in sanità e non solo, che piega regole e norme per meri obiettivi politici." – e conclude - “A tal proposito, un altro esempio gravissimo che è accaduto sempre alla ASL di Frosinone, è stata la nomina del direttore di distretto B, annullata e poi ripetuta con gli stessi identici vizi e guarda caso, sempre con il medesimo vincitore. Cos'altro c'è da aggiungere se non che il lupo perde il pelo ma non il vizio. ”

video di Luciano Granieri

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