lunedì 20 marzo 2017

Il Consiglio di Stato dà ragione ai Comitati contro l'Italicum. Si potevano raccogliere le firme durante la consultazione referendaria sulle trivelle

Pietro Adami.



Il Consiglio di Stato ci dà ragione.

Ricorderete la vicenda. Ci negarono la raccolta firme nel fine settimana del referendum trivelle. Ciò preludeva poi ad un diniego per le amministrative (primo e secondo turno). Quindi abbiamo proposto ricorso al TAR. Ottenemmo un decreto cautelare presidenziale che ci permise di effettuare la raccolta, e poi una conferma con sentenza. Il Ministero Interni ha impugnato (con mia grande sorpresa).

Il Consiglio di Stato ci dà ragione. vi segnalo che la sentenza contiene alcune affermazioni interessanti. Tra l'altro hanno confermato la mia tesi per cui il giorno delle elezioni una propaganda ad oltre 200 metri dai seggi è comunque consentita.

Ed ora la parte comica: il Ministero come motivo d'appello affermava di essere preoccupato di possibili scontri, nel vietarci i banchetti. A riprova diceva che Salvini aveva tenuto banchetti nei giorni 27.2.2016, 28.2.2016, 3.3.2016, 5.3.2016 e che c'erano stati incidenti fin dal giorno 27. 

Quindi ho scritto: ma come? a me che non ho mai fatto incidenti dici di no, mentre a Salvini autorizzi il banchetto del 5 marzo, dopo che già il 27 c'erano stati incidenti?

Comunque tutto il senso della vicenda processuale si incentra su questo punto: se temi incidenti non mi vieti il banchetto, così sono capaci tutti a mantenere l'ordine pubblico. Se temi incidenti mi proteggi nella mia attività di rilevanza costituzionale. 

video Luciano Granieri.

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