La lunga ed estenuante campagna elettorale per la poltrona di sindaco di
Frosinone è arrivata al capitolo: “Magagne delle consiliature precedenti”. I vari
schieramenti si stanno dilettando a
denunciare le stupidaggini compiute dal
sindaco uscente Ottaviani , ma anche dai suoi predecessori. La lista è lunga e uno dei disastri principali
riguarda la raccolta dei rifiuti. La storia di appalti e affidamenti pericolosi
comincia da lontano, dal 2006. Non voglio qui riproporre l’annosa odissea del
rifiuto nella nostra città, fatto sta che per legge avremmo dovuto essere al 65%
di raccolta differenziata, invece arriviamo a malapena al 18%. Come risponde la
coalizione che probabilmente spingerà Ottaviani alla conquista di un secondo
mandato alla guida della città? Non se ne cura. Tant’è vero che alcuni
candidati consiglieri si divertono a insozzare le
strade e i cortili dei singoli cittadini con cartaccia elettorale. Oltre a
chiedere una tariffa spropositata per lo smaltimento dei rifiuti, gli attuali
amministratori, lanciati verso una ipotetica riconferma , testano la pazienza dei
cittadini costringendoli a rimuovere dai loro cortili e androni volantini e altre amenità cartacee. Resta da vedere se tale comportamento influirà
sulle dinamiche del voto. Ma questo a Ottaviani e al suo esercito di candidati,
non sembra preoccupare. Gli elettori sono abituati alle modalità di governo del
sindaco uscente, il quale fa un po’ come cazzo gli pare, tanto fino ad oggi un’opposizione
vera non l’ha mai avuta.
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