Appello ai candidati Sindaci e Consiglieri comunali
per il miglioramento della qualità e la ripubblicizzazione
del servizio idrico integrato.
Gentili Candidati,
la Legge Regionale n. 5 del 4 aprile 2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”,
approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale e coerente con la volontà espressa dal popolo
italiano con i referendum del 2011, disciplina la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque
in sostituzione della previgente L.R. n. 6/1996.
La stessa L.R. n. 5/2014, nonostante i termini in essa fissati, non ha ancora visti emanati i
provvedimenti normativi necessari ed indispensabili alla sua effettiva attuazione. La Proposta di
Legge regionale n. 238/2015 “Individuazione degli ambiti di bacino idrografico e organizzazione
del servizio idrico integrato”, finalizzata all’attuazione dell’art. 5 della L.R. n. 5/2014, è pendente
da quasi due anni presso il Consiglio Regionale del Lazio e mai discussa in Commissione
Ambiente. Detta Proposta di legge regionale è stata presentata dal Coordinamento Regionale Acqua
Pubblica il 27 dicembre 2014 e successivamente sottoscritta da 11 Consiglieri regionali di
maggioranza e opposizione. All’articolo 2 prevede la costituzione, tra gli altri, dell’Ambito di
Bacino Idrografico “Sacco” ed all’articolo 3 definisce i comuni ricadenti in detto Ambito (per un
totale di 45 comuni e circa 350.000 abitanti);
Il Presidente della Regione, con il DPRL n. T00205 del 12/10/2016, ha affidato un incarico in
materia giuridico-amministrativa al Prof. Alberto Lucarelli per "l'elaborazione di una proposta di
legge che regoli la materia degli ambiti di bacino idrografico e del sistema idrico integrato". Nel
mese di giugno p.v. il Prof. Lucarelli consegnerà l’elaborato richiesto, il quale dovrà essere
successivamente discusso e approvato dalle Commissioni consiliari competenti e, infine, dal
Consiglio Regionale.
Nel frattempo, le modifiche intervenute alla legislazione nazionale di riferimento, se da un lato non
incidono sulla piena e totale applicabilità della norma regionale, dall’altro inducono a rischi di
concentrazioni societarie nell’interesse dei grandi operatori privati del settore dei servizi e
salvaguardano comunque il loro profitto a spese degli utenti del servizio idrico integrato.
La mobilitazione di molti cittadini e comitati e di alcuni Enti locali ha sino ad oggi impedito che,
tradendo i principi della L.R. n. 5/2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”, anche nel
Lazio venisse adottata una normativa contraria all’esito dei referendum del 2011, come già
avvenuto in Toscana e Campania, ad esclusivo beneficio degli interessi delle società multiutilities.
Di recente, il Piano di Tutela delle Acque Regionale (PTAR), il principale strumento di
pianificazione regionale in materia di acque, è stato aggiornato e adottato con la Deliberazione n.
819 del 28 dicembre 2016, pubblicata sul BURL n. 4 del 12 gennaio 2017. Il PTAR si configura
quale piano di settore funzionale all’attuazione della Direttiva comunitaria 2000/60/CE, ratificata
con il D.L.vo n. 152/2006, i cui obiettivi di qualità delle acque e dei corpi idrici possono essere
raggiunti soltanto attraverso la realizzazione di molteplici interventi a livello territoriale riguardanti
tutti i comparti socio-economici (urbano, industriale, agricolo, zootecnico). Tale Piano analizza e
valuta in termini quantitativi e qualitativi lo stato delle risorse idriche a livello di singoli bacini
idrografici e definisce le opportune norme di gestione delle stesse risorse idriche al fine di
garantirne la corretta conservazione e l’eventuale riqualificazione. Inoltre, delinea, anche da un
punto di vista infrastrutturale ed economico, gli interventi da attuare nei singoli bacini idrografici
per migliorare l’efficacia e rendere più sostenibili i servizi idrici integrati attualmente forniti. Il
bacino idrografico del fiume Sacco è uno dei bacini analizzati e valutati dal PTAR ed è coerente
con la delimitazione dell’Ambito di Bacino Idrografico definito nella suddetta Proposta di L.R. n.
238/2015.
Per tutto quanto premesso, il Comitato provinciale acqua pubblica Frosinone si appella a tutti i
candidati alla carica di Sindaco e di Consigliere comunale delle prossime elezioni amministrative
perché si impegnino, una volta eletti, a:
- sollecitare la Regione Lazio affinché proceda rapidamente con la predisposizione delle norme
attuative della L.R. n. 5/2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque” e individui uno
specifico Ambito di Bacino Idrografico “Sacco”, come contenuto nella Proposta di L.R. n.
238/2015 “Individuazione degli Ambiti di bacino idrografico ed organizzazione del servizio
idrico integrato”;
- supportare la Regione Lazio, nelle forme opportune, come amministratori comunali,
nell’attuazione della L.R. n. 5/2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”;
- sostenere prioritariamente e privilegiare l’opzione della gestione pubblica del Servizio Idrico
Integrato dell’Ambito di Bacino Idrografico Sacco, promuovendo la costituzione di un’azienda
speciale consortile e verificando la possibilità dell’uso di strumenti di finanza pubblica per il
reperimento dei fondi necessari al finanziamento degli investimenti;
- contribuire attivamente per raggiungere gli obiettivi di qualità stabiliti nel nuovo Piano di Tutela
delle Acque Regionale, per rendere efficiente e sostenibile il servizio idrico integrato nei tempi e
modalità stabiliti dal piano stesso;
- sostenere e rafforzare la Delibera dell’Assemblea dei Sindaci dell’ATO 5 di risoluzione del
contratto con la società Acea ATO 5 spa per la gestione del servizio idrico integrato;
- nelle more della risoluzione controllare approfonditamente l’operato della società Acea ATO 5
spa, valutarne la qualità e pretendere il rispetto delle norme contrattuali e degli utenti del
servizio.
Comitato provinciale acqua pubblica Frosinone
video luciano granieri
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