giovedì 20 luglio 2017

E' giusto che per il 2017 i cittadini coprano quasi €.10 milioni di TARI perché la differenziata è ferma al 15%?

Comitato di Lotta per il Lavoro

Alla Cittadinanza
Alla stampa
Ai Partiti politici
Alle Associazioni e Movimenti
Ai Consiglieri comunali
Ai Consiglieri Regionali


Sabato mattina 22/7 presso i locali di p.zza Paleario 7 a Frosinone alle ore 12.15 conferenza stampa di presentazione della campagna di NE’ SI BRUCIANO NE’ SI PAGANO, I RIFIUTI SI DIFFERENZIANO!, volto alla commisurazione del giusto tributo da pagare per la TARI 2017 e per la quantificazione del rimborso della TARI per gli anni precedenti alla luce della effettuazione del servizio di gestione dei rifiuti in grave violazione della disciplina di riferimento, come previsto dall’articolo 24 e dall’art.13 del Regolamento per l’applicazione della tassa sui rifiuti Tari.

Negli anni si è verificata una insufficiente e peraltro mai progressiva raccolta differenziata rispetto ai livelli annunciati previsti nel Capitolato di gara per l’affidamento dei servizi spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati e dei servizi complementari di igiene urbana(CAT.16 CPC 94), anno 2005, dove si prevede, art.34 Raccolta differenziata dei rifiuti urbani, di rispettare gli obblighi previsti dal d.to l.vo 22/97, aggiornato dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
La performance di differenziata realizzata sono noti (dati ufficiali Istat): nel 2009 per il 15,3% sul totale dei rifiuti raccolti, nel 2010 al 16,8%, nel 2011 al 17,8%, nel 2012 al 17,3% (con regressione rispetto al dato dell’anno precedente); nel 2013 al 16%; nel 2014 18,52%; nel 2015 al 18%;
Tale situazione comporta un ingiustificato costo per la causale “tariffa smaltimento rifiuti”, nonché per il conferimento, presso gli impianti di produzione del combustibile derivato da rifiuti, del materiale che avrebbe potuto essere destinato alla raccolta differenziata, con conseguente aggravio dei costi componenti la tariffa, stabilita con delibera di giunta n.14 del 30/3/17 attraverso l’allegato piano finanziario 2017.

 Tale iniziativa è promossa da un costituendo “sportello anticrisi” che vede una serie di associazioni e comitati organizzarsi per comprendere, bloccare, difendersi dalla pressione delle istituzioni che scaricano sui cittadini gli oneri, i costi, i disservizi, i profitti, delle privatizzazioni dei beni pubblici.


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