lunedì 18 settembre 2017

Tana libera...festa.

Luciano Granieri




Chi non muore si rivede. Il comunismo, checché se ne dica, non è morto, e pare sopravviva  anche nella nostra Provincia. Tracce se ne sono riscontrate sabato scorso 16 settembre 2017 in Largo Turriziani a Frosinone. Sopra, sotto, intorno alla marmorea figura dell’eroe caduto nella prima guerra mondiale, era tutto un fiorire di bandiere rosse, foto del Che e di Fidel. Lo scenario era quello  della festa di Liberazione ritornata ad allietare la nostra città dopo qualche anno di assenza. 

E’vero  Rifondazione Comunista, organizzatrice dell’evento, per molti è espressione di un comunismo un po’ annacquato, “borghesizzato” per così dire. Ma di questi tempi bisogna accontentarsi e salutare con piacere l’iniziativa promossa dalla segreteria provinciale guidata  dal Lider Maximo, Paolo Ceccano. 

La convocazione a militanti, fuochisti, macchinisti e affini, è arrivata tramite un comunicato stampa in cui si richiamavano alla memoria le feste precedenti.   Si invitava, ritornando in quella piazza, a riflettere sugli errori commessi   negli anni passati. Un periodo in cui Rifondazione, dopo la sbornia bertinottiana, non se la passava  granchè bene nel nostro territorio. Ecco,  il riferimento al passato, evocativo di una  esperienza personale all’interno del partito  non proprio esaltante, sarebbe stato sufficiente a  farmi snobbare  l’appuntamento.  Però  la possibilità di incontrare tanti amici, e l’appuntamento che  il professore Mario Morsillo, amico comunista libertario , mi aveva fissato con una ragazza fan di  jazz e quindi oltremodo vogliosa di  conoscermi, ha sciolto ogni dubbio. 

Nel  programma della festa il segretario Paolo Ceccano, aveva messo insieme un cast degno del Brancaccio.   Anzi rispetto ai convocati di Falcone e Montanari, il fronte era pure più largo. Si partiva dal militante  del Fronte della Gioventù Comunista, Gianluca Evangelisti, fervente latore  dell’ortodossia comunista, leninista, anticapitalista , e si arrivava a  Daniele Riggi, consigliere comunale appena eletto a Frosinone, esponente dei giovani Socialisti, cioè a dire del Psi,  massima espressione del riformismo fiancheggiatore del Pd di governo. 

In mezzo un stuolo di  amministratori locali variamente distribuiti, esponenti di associazioni  che, da sinistra a destra, si identificavano in:  Rifondazione, Sinistra Italiana, Possibile, e altro ancora. Mancava Area Popolare ed il modello “Orlando” era servito. Come   guest star è arrivato  l’ex segretario, decano dei segretari, erede del regno di Bertinotti,  Paolo Ferrero.   

Importanti, per una  puntuale  testimonianza sulla questione Palestinese, sono stati i contributi dei membri  della comunità Palestinese di Roma e del Lazio: Il presidente Yousef Salman e il portavoce Salameh  Ashour. Insieme con loro ho scambiato quattro chiacchiere sull’occupazione israeliana. Un confronto illuminante che ha portato alla luce, in modo ancora più crudo, gli effetti della nefasta politica di Israele  che, nei territori, distrugge perfino le scuole palestinesi finanziate con fondi dell’ONU. 
Salameh Ashour -Luciano Granieri -Yousef Salman

Interessante anche la riflessione secondo cui l’occupazione israeliana non è solo figlia di sentimenti anti arabi - che spinge Israele a supportare perfino  l’Isis in Siria -  ma è anche veicolo armato d’imposizione del modello economico liberista e imperialista in Medio Oriente. Uno scenario  che ha negli Stati Uniti e nella UE  i principali registi. 

Gli interventi si sono susseguiti al tavolo della presidenza, e hanno messo in luce la disastrata situazione del nostro territorio. Una terra in cui la disoccupazione, il degrado ambientale, la crisi della sanità, della scuola  pubblica,  la tirannia della  multi utility Acea, determina un aumento della povertà e della precarietà in tutta la Provincia. Se i mali sono stati puntualmente identificati, i rimedi hanno avuto un’enunciazione un po’ più complicata. 

Apprezzabile, come sottolineato dal consigliere comunale di Ferentino Marco Maddalena (Si), il risultato ottenuto presso la Regione Lazio, sulla proroga degli ammortizzatori sociali per gli operai licenziati dalla Videocon. Un piano strutturato di sussidi e ricollocamento al lavoro, ottenuto grazie alla caparbietà unitaria potata avanti dal movimento Vertenza Frusinate,dal  giornale On-line Unoetre  e dalle  sezioni locali di Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Possibile. Prossima richiesta, l’erogazione di  un reddito regionale  di cittadinanza. 

Un esempio questo  di come l’unità sia decisiva per ottenere provvedimenti  concreti socialmente preziosi. Un risultato indubbiamente importante. Il problema di tale  unità, tanto invocata da tutti, ed in particolare dal segretario Paolo Ceccano, è che produce effetti fino alle elezioni. Poi la voglia di poltrona disgrega tutto il lavoro faticosamente costruito, e il fronte si scioglie confluendo  in alleanze mortali per la politica vera, vedi quanto sta accadendo per le regionali siciliane. Una riflessione che ho condiviso con il compagno di Rifondazione Maddè Guglielmo , consigliere comunale di Esperia, il quale vuole  impegnarsi  a preservare la segreteria Provinciale dalla tentazione  di accordi  malsani. Auguri a lui, speriamo ci riesca. 

Il pomeriggio si avanzava, e puntuale come una cambiale si è presentata  la Madonna della Stella con tanto di banda e  sindaco al seguito. Ubi Madonna, Marx cessat. Il dibattito si è dovuto  interrompere per far passare la processione. Però i musici della banda indossavano sgargianti magliette rosse, un’intercessione di Papà Francesco? Mi guardavo  intorno e notavo, con un certo disappunto, che le facce erano   le stesse degli anni passati. Siamo sempre i soliti, un po’ imbiancati, anche se belli, ma sempre gli stessi. Possibile che non si sia  riusciti a coinvolgere qualcuno  delle nuove  generazioni nelle  nostre lotte? 

Però due figure giovanili c’erano:  Daniele Riggi, dei giovani socialisti, un ragazzo straordinario, competente e determinato, con l’unico difetto di essere del Psi, ma non si nota tanto, anzi a sentirlo parlare non sembra un riformista moderato.  E Gianluca Evangelisti, del Fronte della Gioventù Comunista, determinato, e competente anch'egli , ma senza alcun difetto,  è comunista fino alle midolla.  Chissà il futuro sarà loro?  

S’era fatta na’ certa, nel mio essere marxista-romanista stava prevalendo il   secondo aspetto, di li a poco avrebbe giocato la Roma "eppur bisognava andar". Non mi restava che salutare la compagnia anche se mi sarei perso l’intervento di Ferrero, poco male. Nell’avviarmi verso la macchina notavo  che i due “giovani”, il socialista riformista e il marxista  leninista, stavano andando via insieme. Parlavano animatamente. Sarà il riformista a convincere il comunista o viceversa? Forse lo scopriremo alla prossima festa.


Ah dimenticavo , la tipa del jazz non è venuta, m’ha dato la sòla. L’avessi saputo prima……


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