sabato 21 ottobre 2017

Unità nei valori dell'antifascismo. Questo il messaggio scaturito nell'assemblea costitutiva della sezione Anpi di Frosinone

Luciano Granieri




"Venerdì 20 ottobre 2017 alle ore 20,00 si è costituita la sezione ANPI (Associazione Partigiani  d’Italia) di Frosinone. L’assemblea fondativa, svoltasi presso la Saletta Centro delle Arti del Capoluogo, ha eletto gli organi dirigenti, composti  da un direttivo di  dodici inscritti e  un gruppo di cinque invitati permanenti.  A guidarli   sarà  il Presidente eletto  Simone Campioni. La  gestione delle risorse sarà affidata al tesoriere Enza Belli. La pianificazione del  programma operativo della sezione,  comunque, coinvolgerà la totalità degli inscritti. Al presidente, al direttivo, e agli invitati permanenti, spetterà il compito di organizzare le attività discusse e decise in sede assembleare. La fase elettiva è stata preceduta da un convegno di presentazione della nascente sezione ANPI di Frosinone. All’evento, ha partecipato una parte consistente e qualificata dell’associazionismo cittadino, movimenti politici e sindacali, amministratori locali. Alla costituenda sezione - che ha ospitato i significativi  interventi di Stefano Valentini per il  coordinamento regionale ANPI ,  di Giovanni Morsillo , Presidente Provinciale ANPI, di  Ivano Alteri, Responsabile Organizzativo Anpi Provinciale, e dello storico Roberto Salvatori che si è soffermato sulla storia della resistenza in Ciociaria -  ha portato i saluti della città   il sindaco   Nicola Ottaviani. Alla sezione ANPI di Frosinone spetta ora un lavoro intenso ma stimolante, consistente nel trasmettere i valori della lotta partigiana , difendere l’integrità della costituzione, promuoverne l’applicazione,  oltre che ribadire con forza e costanza nel territorio, la natura antifascista e democratica della Repubblica."


Questa potrebbe essere l’algida e fredda notizia di quanto è accaduto venerdì scorso, e ciò   probabilmente riporteranno i media locali, se ne tratteranno . Ma Aut Frosinone, non è una fonte nè algida né fredda. E’ di parte….partigiana. Nel senso gramsciano del termine, ma anche perchè  il suo redattore, cioè il sottoscritto, fa parte del direttivo della sezione Anpi appena costituita. Insieme a me collaborano:  Ivano Alteri, Enza Belli,  Daniele Riggi, Daniele Zuccaro, Fabio  Colasanti, Fausta Dumano, Gianluca Evangelisti, Annarosa Frate, Giacomo Bartolini, Gianmarco Capogna, Alberto Gualdini. Per completezza d’ informazione cito i nomi degli invitati permanenti, solida base storica del gruppo: Francesco Notarcola, Maria Spaziani, Maurizio Federico, Angelo Ruggiero, Roberto Spaziani. 

La  trattazione che seguirà sarà quindi  rigorosamente di parte. Lettore avvisato, mezzo salvato. 

Sogno o son desto!” avrebbe potuto esclamare un qualsiasi frequentatore dell’agone politico frusinate  entrando nella Saletta centrale delle Arti. Infatti un uditorio così numeroso e appassionato da tempo non si registrava negli eventi sociali, culturali e politici organizzati in città. A me piace pensare che   i valori dell’antifascismo, abbiano ancora la forza di mettere insieme un tale variegato universo. Tanto   il mondo dell’associazionismo, quanto  quello politico-sindacale hanno  risposto in modo pressoché unanime. 

Le associazioni che hanno accettato il nostro invito sono quelle attive nelle  dinamiche politiche cittadine, a volte, anche in misura maggiore e più incisiva rispetto agli   stessi partiti politici. Da questo mondo arriva l’impegno per la tutela dei beni e dei servizi, che dovrebbero essere  nella  disponibilità  dei cittadini  (sanità, servizi pubblici locali, acqua pubblica , tutela ambientale, tutela dei beni culturali  ed archeologici)  ma troppo spesso sono  insidiati da mire privatistiche e  di profitto. Una tutela che ha piena corrispondenza nello spirito costituzionale e perciò gode del totale appoggio dell’Anpi. L’aspetto più incoraggiante è stato notare come associazioni  pur unite nel merito, ma profondamente diverse nel metodo , e nell’approccio all’agire politico, si siano strette attorno all’Anpi mettendo da parte   le proprie diversità. 

Stessa analisi, ma con qualche distinguo, si può estendere alle organizzazioni politico-sindacali invitate.  Anche queste hanno risposto al nostro invito ad eccezione del Pd, il cui impegno congressuale cittadino pare aver impedito l’invio di un proprio rappresentante. Il rischio, quando si maneggia la delicata questione dei partiti e dei movimenti sindacali,  è che questi  spesso utilizzano la  platea di altri   per farsi campagna elettorale e raccogliere qualche consenso. Salvo  un’eccezione, che qui non cito per evitare già un piccolo contenzioso ancora prima di partire, tutti gli esponenti intervenuti hanno anteposto la “parte dei partigiani” alla propria logica di schieramento, un’altra piacevole sorpresa. 

Non va altresì  sottaciuta la profondità  dell’analisi storica. Lo scrittore  Roberto Salvatori ha sottolineato come l’importanza della resistenza nel nostro territorio solo recentemente ha avuto il riconoscimento che merita. Un complesso svilupparsi di azioni di guerriglia, e di sabotaggio, fondamentali nella disarticolazione delle rappresaglie tedesche e fasciste,  hanno visto come valorosi protagonisti partigiani locali, personaggi   dimenticati, o della cui attività si sa poco;  come il capitano  Antonio  Gagliardi, Vincenzo Ferrarelli   e molti altri . Uno dei compiti della neonata sezione di Frosinone sarà proprio quello di riportare all’attenzione dei cittadini il coraggio e l’alta valenza morale  di queste figure. 

Infine una notazione sulla partecipazione del sindaco Nicola Ottaviani che ringraziamo per aver aderito al nostro invito.  Il Primo Cittadino ha dovuto presenziare  per correttezza istituzionale  ma, è inutile negarlo, si è trovato davanti  persone non proprio a lui affini politicamente,   quindi ha tentato di buttarla in caciara. Il giochino e stato il solito , cioè quello di accostare gli  attuali posizionamenti ideologici  (sinistra-destra) ai valori antifascisti  costituenti la Repubblica, propri dell’Anpi. Il riferimento è andato   al comportamento del Pd,  anche se non  citato esplicitamente ,  il quale spesso  è risultato, secondo il sindaco, più lontano dalle logiche antifasciste, degli schieramenti moderati di centro destra. Qualcuno è caduto nella provocazione rispondendo a tono sempre secondo la fuorviante logica della rivendicazione di un maggiore o minore spirito di sinistra legato all’associazione partigiani. 

Ringraziamo il sindaco anche per aver sollevato questa polemica. Infatti uno dei rischi a cui la nuova sezione di Anpi di Frosinone andrà incontro, sarà quella di subire strumentalizzazioni da parte dei più disparati schieramenti. E’ già accaduto a livello nazionale  durante la campagna referendaria sulla riforma costituzionale,  quando sull’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sono piovute le peggiori nefandezze. Con la pretesa, da parte del partito di maggioranza relativa,  di attribuire la patente di  partigiano perfetto  in base all’adesione o meno al progetto di devastazione costituzionale poi rigettato dai cittadini anche grazie all’impegno dell’Anpi. 

Nel merito  mi trovo pienamente d’accordo su quanto affermato nel suo intervento da Stefano Valentini del coordinamento regionale secondo cui, l’Anpi si batte per la difesa e la piena attuazione della Costituzione, ripudia la discriminazione razziale, di genere e di censo, rifiuta  la prevaricazione e il sopruso  rigurgiti  tipici del fascismo ancora presenti nella società odierna.  Queste sono le prerogative, e non ha alcuna importanza la loro qualificazione più o meno di sinistra.  

E, aggiungo io ,  se nel dibattito politico di queste ore coloro i quali si pongono a difesa della Costituzione e ne pretendono il rispetto,  sono considerati pericolosi sovversivi, anche il sottoscritto si  definisce  pericoloso sovversivo e ne è orgoglioso.  Questa  è una mia opinione personale, ma spero condivisa dai miei compagni di avventura nella nuova sezione Anpi di Frosinone. Buon lavoro a tutti noi.

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