martedì 21 novembre 2017

Il treno di Renzi domani, 22 novembre, arriva a Frosinone alle ore 18.

Paolo Ceccano, segretario della Federazione Provinciale di Rifondazione Comunista



Un treno carico di cosa? Di teatranti della politica che magari daranno luogo a una sfilata presso il nuovo stadio per dare il segno trionfante che tutto va bene?

No, la provincia di Frosinone ha ben altro a cui pensare e noi chiediamo a Renzi che ripresentarsi dopo più di un anno in questa terra e non porsi la più piccola domanda di cosa sia successo, nel frattempo, alla realtà economia e sociale di questa provincia suona come una offesa.

Una offesa per quei 500 giovani della FCA mandati a casa con un sms, ai 300 giovani appesi all’amo dell’incertezza di un contratto a termine che scade fra qualche settimana.

Una offesa per la Valle del Sacco martirizzata da attività che da troppo tempo continuano a sversare inquinanti ad emettere sostanze tossiche e cancerogene, ad imputridire il terreno ormai ridotto a un cimitero biologico.

Una offesa per una realtà industriale oggetto di depauperamento messo in atto dai falsi salvatori delle multinazionali che continuano a fare man bassa di apparati tecnologici, di impianti e di know-how lasciando sul lastrico intere famiglie e i lavoratori di ogni genere.

Una offesa per la sanità Ciociara che giorno dopo giorno paga le conseguenze di politiche gestionali restrittive con la conseguenza che i presidi ospedalieri ridotti ormai al lumicino per cui curarsi comincia ad essere un lusso e per pochi.

Ecco, noi stiamo e staremo sempre presenti a ricordare al ministro Lotti, a Renzi ad un PD ormai distratto dalla sete di potere che la provincia di Frosinone soffre di questi mali e che per curare i quali non basta una scampagnata in treno, un diversivo propagandistico.


Il video che segue è evidentemente mio
Luciano Granieri




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