mercoledì 22 novembre 2017

PENSIONI : CGIL IN PIAZZA... BENE MA PER COSA ?

Umberto Franchi


La  Cgil che e' anche il mio sindacato, ha detto NO all'accordo proposto dal governo in merito alle pensioni, perche' nella sostanza prevedeva la possibilità ad ulteriori 4.000 lavoratori di andare in pensione a 66,7 anni anziché 67, con 42 e 10 mesi di contributi anziché 43 anni.

Quindi la CGIL a differenza della CISL e UIL che da sempre accettano qualsiasi cosa propongono governo e padroni, ha fatto bene a respingere un accordo sul nulla e a proclamare una giornata di lotta con manifestazione a Roma il 2 dicembre;

MA PER COSA SI MANIFESTA E SI LOTTA? ANCORA NON E' CHIARO ! LA SITUAZIONE E' QUESTA:

1) con la "riforma Fornero" sono state bloccate le pensioni senza rivalutazione in base al costo della vita ciò ha comportato una mancata rivalutazione ed una perdita di circa 100 euro mensili per chi ha una pensione netta di 1.200 euro mensili. Su questo la Cgil e' disponibile a fare una battaglia perché venga reso ai pensionati quanto è stato tolto loro dalla riforma Fornero ?

2) il meccanismo legato all'aumento dell'età manda in pensione di vecchiaia lavoratori che devono avere almeno 43 anni di contributi e 67 di età, età  che crescerà rapidamente a 70 anni . E' disponibile la CGIL a fare una battaglia per mandare tutti in pensione con 40 anni di contributi e/o 60 anni di eta?

3) i giovani che svolgano quasi tutti un lavoro precario andranno pensione con il sistema contributivo e a 70/75 anni di eta' stabilito dalla riforma Dini , con una pensione massima di 500 euro mensile. E' disponibile la Cgil a fare una battaglia per stabilire i calcolo in base al sistema retributivo e la garanzia di una pensione dignitosa ai giovani stabilendo che potranno andare in pensione al raggiungimento di 60 anni di eta' e 40 di contributi ?

Ora se qualcuno pensa che siamo richieste demagogiche perché non esiste la copertura da parte dell'Inps sbaglia !

LA REALTA DI BILANCIO' INPS E' QUESTA AL 30 OTTOBRE 2017 :

 Entrate complessive Euro 330 miliardi e 865 milioni di cui 107 miliardi e 371 da parte dello Stato a copertura delle aziende ed amministrazione pubbliche ex Inpdap, che non pagano i contributi. ai dipendenti.. ;

 Il fondo dei lavoratori privati sarebbe in attivo , ma con la fusione Inps Inpdap va in passivo e  nonostante lo  Stato  vada  a ripianare 107,371 miliardi , l'Inps chiude il bilancio con oltre 5 miliardi di deficit;

 Inoltre sulle entrate dell'Inps grava anche tutta l'assistenza ai lavoratori per:
a) Cassa Integrazione Guadagni;
b) mobilità;
c) in caso di fallimento di una azienda, l'Inps garantisce ai lavoratori la copertura della liquidazione e le ultime tre mensilità;
d) Malattia
La spesa complessiva per Assistenza è molto alta !

Occorre Quindi, chiedere altre due cose ed il problema si risolve:

a) la divisione tra previdenza ed assistenza facendo pagare allo stato tutta l'assistenza che ora grava sull'Inps;
b) obbligo alle imprese statali o amministrazione pubbliche di pagare i contributi assicurativi es. in caso di mancato pagamento, lo Stato deve intervenire per ripianare tutti i deficit.

Ecco se la CGIL farà una battaglia vera e su queste cose mi impegno a portare a Roma un pulmans di persone... ma manifestare per allungare le categorie per andare in pensione 5 mesi prima e' pochissima cosa... Non mobilita !

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