Mercoledì 13 settembre alle ore
17,30, presso la Saletta Centro della
Arti di Via Matteotti a Frosinone, si
terrà un incontro divulgativo sulla “scuola
della costituzione” . Il titolo
dell’assemblea non è altro che il nome della legge d’iniziativa popolare (Lip),
per la quale dalla metà di gennaio verranno raccolte le firme allo scopo di
presentare il testo all’esame del
Parlamento. L’incontro organizzato dalla Lip
scuola della Provincia di Frosinone, unitamente al Comitato 4 dicembre
per la Costituzione di Frosinone e alla
sezione Anpi di Frosinone, vedrà come relatrice la Professoressa Marina Boscaino portavoce della
Lip scuola. La Professoressa Boscaino ha
collaborato, insieme ai docenti del comitato nazionale, alla stesura del dispositivo e il suo intervento sarà fondamentale per capire
perché sia necessario portare in
Parlamento una legge per la “scuola della
costituzione”. Introdurrà l’argomento la professoressa Daniela
Mastracci della Lip scuola della provincia di Frosinone. A presentare le due ospiti sarà Luciano Granieri del Coordinamento
4 dicembre per la Costituzione.
La raccolta firme per le leggi
d’iniziativa popolare sulla scuola e
sulla modifica dell’art.81 in Costituzione, è parte delle attività pianificate dal Coordinamento
Democrazia Costituzionale, unitamente all’impegno, attraverso il pool degli
avvocati “antiitalicum”, di portare, il prima possibile, innanzi alla Corte
Costituzionale il Rosatellum, l’ennesime
legge elettorale truffa. La straordinaria vittoria del No al referendum
costituzionale del 4 dicembre 2016, ha dimostrato ancora una volta che la Carta
del ’48 così come è concepita resta il documento fondante della nostra convivenza
sociale , assicura l’eguaglianza , crea le condizioni
per preservare la dignità della persona
umana. Ma come è noto quello straordinario documento, ancora in vigore, per
quanto possa sembrare strano, è spesso sostituito da una Costituzione di fatto
del tutto contraria ai principi sanciti dai costituenti.
La legge 107, denominata “buona
scuola”, approvata dal governo Renzi è
un dispositivo privatistico, un sistema gerarchizzato in cui il preside
caporale decide quali docenti reclutare e a quali mansioni
destinarli, indipendentemente dalla loro branca d’insegnamento. L’ingresso dei privati nella gestione degli
istituti, unitamente agli sgravi fiscali destinate alle scuole paritarie,
determinano la cesura fra scuole per i
ricchi e scuole per i poveri. L’alternanza
scuola-lavoro, finalizzata ad assicurare fantomatiche competenze, è solamente una fornitura di mano
d’opera gratuita ad aziende e multinazionali, già munificamente foraggiate dai
governi nazionali. La scuola dovrebbe essere fonte di conoscenza, prima che di
competenza.
La legge d’iniziativa
popolare sulla scuola della costituzione, rimette al centro i principi
costituzionali di fatto negati dalla 107. “Concorre
– come si legge al comma 2 dell’art 1-
alla crescita e alla valorizzazione della persona umana, alla formazione del
cittadino e della cittadina”. Il
comma 3 dello stesso articolo è la riproposizione testuale dell’art.3 della costituzione . Nella Lip scuola è prevista la partecipazione
al governo d’istituto di docenti, educatori, personale ausiliario tecnico amministrativo , studenti e genitori. Non esiste il preside manager ma sono
ampliati i poteri degli organi collegiali. Si definisce una scuola plurale, laica inclusiva. E’
sancito che lo Stato debba garantire l’accesso gratuito agli istituti statali di base e superiori, garantire altresì la gratuità dei libri di testo e del
trasporto scolastico. A tale scopo viene assicurato al sistema educativo un
ammontare di risorse adeguate, non inferiore al 6% del prodotto interno lordo.
Con questo programma la qualità
dell’istruzione è assicurata a tutti, ricchi e poveri.
E’ dunque necessario che una
scuola basata sui principi costituzionali torni a sostanziare il sistema
d’istruzione del Paese. Per questo, a partire dalla metà del mese di gennaio,
inizieremo a raccogliere le firme per imporre il testo all’esame del Parlamento
, per questo maggiore è la consapevolezza della
cittadinanza sulla necessità di un’istruzione plurale, gratuita, di qualità,
maggiori saranno le possibilità di sostituire alla scuola padronale definita
dalla legge 107, un testo democratico utile ed indispensabile per la
valorizzazione della persona umana.
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