domenica 25 marzo 2018

C'è chi firma le Lip, chi aspetta che cuocia il ragù napoletano e chi continua a cuocere nella sua brodaglia.

Cronaca di una tranquilla domenica di raccolta firme per le leggi d'iniziativa popolare

Luciano Granieri.



All’indomani dell’elezione dei Presidenti di Camera e Senato, nel Transatlantico Frusinate, così una volta veniva definito il tratto di C.so della Repubblica, antistante L.go Turriziani, il popolo sovrano esercitava la sua prerogativa di soggetto democratico. Cioè poneva la propria firma su due Leggi d’Iniziativa Popolare. Leggi che, in base al nuovo regolamento del Senato, modificato dall’ex Presidente Grasso, e prendendo per buone le promesse fatte  dal nuovo Presidente della Camera Roberto Fico nel discorso d’insediamento , sicuramente saranno prese in esame,  quanto meno dalle commissioni parlamentari preposte. 

Mentre sui giornali e sui social impazzavano commenti più o meno nauseati , più o meno entusiasti  sui  neo eletti Presidenti di Camera e Senato, sul futuro del connubio governativo, il movimento Lip Scuola, il Coordinamento Democrazia Costituzionale sezione 4 dicembre di Frosinone, l’Anpi  sezione di Frosinone, attraverso i loro militanti,  Enza Belli, Luciano Granieri, Simone Campioni, proponevano  alla tranquilla movida domenicale, di supportare attraverso la firma, una legge sulla scuola, basata su principi esattamente opposti alla 107 renziana. Un dispositivo  fondato  su  una organizzazione collegiale, su principi di apertura a tutti gli studenti in modo egualitario senza distinzioni di censo, e provenienza,  basata insomma sul rispetto dell’articolo 3 della Costituzione in base al quale la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociali che impediscono la piena realizzazione della persona umana.  

Ai  tranquilli, ma  interessati , cittadini frusinati è stato chiesto di apporre una firma anche per  un’altra Legge d’Iniziativa Popolare, il cui obbiettivo è togliere il pareggio  di bilancio in Costituzione, perché è evidente che, se si devono garantire i diritti inviolabili della persona, come sancito dall’art.2 cost.,  l’interesse della Persona   deve venire prima  di ogni logica di bilancio o ragione finanziaria. 

In aggiunta a queste due leggi, è stato chiesto di firmare una petizione  da indirizzare alle istituzioni, affinchè, nel rispetto della XII  disposizione transitoria e finale della Costituzione, della legge Scelba, e della legge Mancino, non sia permesso a chi si dichiari apertamente fascista e nazista di manifestare nelle piazze e men che meno di  presentarsi alle elezioni.  

Mentre  nel transatlantico istituzionale, ancora si sta elucubrando sulla formazione del Governo , nel transatlantico frusinate è già attiva  l’azione legislativa. Diverse persone hanno firmato, si sono informate,   hanno chiamato altri a firmare. Come prima uscita non ci possiamo lamentare. Ringraziamo il consigliere comunale  Daniele Riggi che ha provveduto  all’autenticazione delle firme.  

 Prima di concludere devo una spiegazione . La zona di C.so Della Repubblica, vicino a L.go Turriziani si chiamava transatlantico proprio perché i cittadini di Frosinone li si riunivano per discutere di politica, un po’ come avviene fra i parlamentari nel transatlantico del Palazzo. E ancora oggi,  il confronto fra la cittadinanza in questo logo  è ben vivo. Spesso chi organizza banchetti come quello di oggi, diventa una sorta di confessore  dei delusi della politica, o bersaglio delle invettive di coloro i quali si sentono arrabbiati per  esiti elettorali indesiderati . 

Così è capitato anche oggi.  Un esponente locale  di Mdp (quelli sfanculati da Renzi per l’intera scorsa legislatura, che in vista delle elezioni hanno pensato bene di uscire dal Pd per fondare….pardon "SFONDARE" Liberi e Uguali) ha chiamato al cellulare  l’autenticatore Riggi chiedendo fino a che ora  sarebbe stato possibile firmare. Fino all’una l’avremmo aspettato, già perché i militanti ad una certa ora hanno fame e la favolosa pasta al ragù napoletano riservata al sottoscritto, non avrebbe potuta aspettare oltre. 


All’una e dieci non vedendo nessuno abbiamo cominciato a sbaraccare, quando il soggetto in questione, esponente locale  di Mdp, si è presentato.  Abbiamo recuperato i moduli, ma anziché apporre il proprio sigillo sotto le Lip, il personaggio si è inalberato sostenendo che non avrebbe firmato nulla perché se la sinistra si è divisa e ha ceduto i propri voti a Grillo, la colpa è di bolscevichi come il sottoscritto.    Gentaglia che ha  sempre remato contro l’unità pronta a spaccare ogni proposta minimamente unitaria attraverso un linguaggio vetero comunista che ormai la gente non capisce più. 

In effetti, la gente ha capito talmente bene l’operazione di cannibalizzazione del progetto LeU, ordito dai vari D’Alema, Bersani, Grasso, che nelle urne non ha proprio avuto cuore di segnarli. Dopo un po’ di insulti rivolti a quelli del Brancaccio a esponenti locali di Sinistra Italiana ,  ho realizzato  di essere stato, secondo il tizio di Mdp,  l’unico responsabile della debacle elettorale di D’Alema e compagni. 

Una cosa però mi è rimasta oscura. Perche se il suddetto pisquano non aveva intenzione di firmare le Lip, ha chiesto fino a che ora saremmo rimasti li? Chissà  voleva forse sfogare la sua frustrazione insultando qualcuno?  Lo ignoro, comunque la  ricca carne del ragù napoletano stava cuocendo da ieri ed era ora che il suo sapore impreziosisse il sugo dei paccheri,  altri scarti  invece stanno ancora cuocendo nel loro brodo e nessuno intende interromperne la cottura.


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