sabato 4 agosto 2018

Abruzzo: l'ultima truffa del Pd, sbarramento a 8%

Maurizio Acerbo, segretario regionale Prc-Se



Mercoledì prossimo il Presidente della Giunta Regionale Luciano D'Alfonso dovrà dimettersi per incompatibilità con la carica di senatore. 


Il Pd abruzzese consegnera' la Regione con le elezioni anticipate alla destra o ai M5S assecondando la fuga a Roma di un presidente ormai inviso ai cittadini e screditato. L'ultimo colpo di coda del Pd è la presentazione in fretta e furia di una proposta di modifica della legge elettorale vigente.



È stata presentata dal capogruppo Pd Mariani questa settimana ed è stata convocata la commissione competente alla velocità della luce per lunedì 6 agosto la competente commissione per parere.



Il tutto per arrivare all'approvazione martedì in consiglio regionale, il giorno prima delle dimissioni del presidente incompatibile.
Cosa prevede questa sveltina del Pd?



Innanzitutto l'innalzamento della soglia di sbarramento all'8% per le liste/coalizioni e un nuovo metodo di calcolo per l'assegnazione dei seggi che li favorisce.



Un presidente che già avrebbe dovuto dimettersi e una maggioranza che dovrebbero occuparsi solo di ordinaria amministrazione si preparano a stravolgere legge elettorale introducendo una soglia di sbarramento antidemocratica per che c'è solo in Molise e nella Turchia di Erdogan. Contro chi è rivolta questa modifica? É evidente: contro l'esordio di un quarto polo di sinistra, ambientalista, dei movimenti. Ricordo che tre anni fa in qualità di candidato della sola Rifondazione Comunista superai il 3 ma non fui eletto perché per iniziativa del Pd fu innalzato lo sbarramento al 4. Ora questi patetici personaggi addirittura raddoppiano sbarramento. Faccio presente che Sinistra Italiana è passata all'opposizione e ha già annunciato che non sarà alleata del Pd. Dunque i miserabili avranno pensato che il 4 non sia più sufficiente a tenerci fuori se ci mettiamo insieme e soprattutto che un seggio alla sinistra lo toglierebbe a loro che perderanno  sicuramente le elezioni.



Segnaliamo che questo supersbarramento non ha nulla a che fare con la governabilità perché penalizza l'opposizione non chi vince e usufruisce del premio di maggioranza. 
Non ci è ancora chiaro se le formazioni dell'opposizione di centrodestra e M5S siano o meno complici di questa operazione antidemocratica. Ci rivolgiamo a tutti i consiglieri regionali di maggioranza e opposizione affinché non siano complici di questa porcata indegna.

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