mercoledì 10 ottobre 2018

RETE 4 E' COME GOEBBELS: BASTA RAZZISMO ANTI ROM

ufficio stampa e comunicazione
ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM


 Roma 8 ottobre 2018 COMUNICATO STAMPA

Stasera, alle ore 21.30, andrà in onda il programma “Quarta Repubblica”, condotto da Nicola Porro, prodotto da Mediaset Spa di Fedele Confalonieri e Pier Silvio Berlusconi. La puntata dedicherà un ampio spazio alla “questione Rom” con servizi preparati dagli inviati, sulla situazione del “Camping River” ed i risultati dello sgombero ordinato da Matteo Salvini e Virginia Raggi, il 26 luglio 2018, su “Castel Romano” e sul “reddito di cittadinanza”.

Gli inviati di Rete4 sono stati da noi accompagnati nei luoghi dove vive la popolazione sgomberata dal Camping River e residente nel campo di Castel Romano: staserà però, nel dibattito previsto in studio non sarà presente nessun rappresentante del Camping River e di Castel Romano. Così a deciso la produzione. Invitata invece Djana Pavlovic rappresentante di Alleanza Romanì.

Gli inviati di Rete 4 hanno raccolto, in questi giorni, interviste, nelle quali abbiamo raccontato delle violenze ed illegalità perpetrate dalla Polizia Municipale di Roma e dal suo Comandante Antonio di Maggio, contro donne, uomini e bambini del Camping River, prima, durante e dopo lo sgombero voluto dal Governo e dalla Giunta Capitolina. Fatti denunciati in Procura della Repubblica. Stasera, i telespettatori non vedranno queste interviste: la nostra denuncia e la nostra voce è stata censurata.

Da tempo abbiamo denunciato alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Roma, una truffa in atto in Italia sui Fondi Strutturali Europei, accordi siglati dallo Stato con la Commissione Europea e finanziati, tramite 62 programmi, per un totale di sette miliardi di euro. Denaro pubblico stanziato, nel periodo 2014 - 2020 per l'inclusione abitativa, lavorativa, scolastica, prevenzione sanitaria rivolta agli strati più poveri della popolazione, senza fissa dimora e Rom Sinti Caminanti (RSC).

Il 5 ottobre abbiamo già denunciato ad Agicom la società Mediaset Spa, Rete 4 ed il programma “Viva l'Italia”, condotta da Gerardo Greco, per mancato rispetto dei principi di legge che assicurano e tutelano il pluralismo e le libertà fondamentali dei cittadini nei mezzi di comunicazione.Nella trasmissioni Mediaset si continua a rivolgersi con termini spregevoli e falsificanti verso la principale minoranza etnica dell'Unione Europea: “zingari”, “nomadi”. Una “moda” tutta italiana.

I dibattiti ed i programmi televisivi sulla “questione Rom” non possono più essere a senso unico. Assistiamo ad un autentico e frenetico tiro a segno, non c'è possibilità di difesa. In questa tv non c'è democrazia, non c'è dibattito autentico, non c'è ne vera informazione ne diffusione di conoscenza.

Dell'evidente discriminazione razziale contro RSC, se né accorto anche lo Psichiatra Paolo Crepet, ospite, giovedì scorso nel programma “Viva l'Italia”. Dopo il servizio che riportava l'intervista a Camelia, la zia di Cirasela, una piccolissima bambina di appena un anno e mezzo, colpita alla schiena, da un proiettile sparato da un ex impiegato del Senato, soltanto due mesi fa, a Roma, in Via Togliatti, il suo intervento è stato interrotto ed in studio si è affermato che il criminale che ha colpito Cirasela, sparandole da una finestra “è stato provocato”.

Crepet, indignato, ha replicato denunciando: “provocato da una bambina? siamo a Goebbels, vogliamo andare oltre? oltre Goebbels”. Paul Joseph Goebbels era alto Gerarca Nazista, Ministro, responsabile della propaganda e protagonista indiscusso dell'ascesa al potere di Adolf Hitler.

Da anni Mediaset e Rete 4 hanno diffuso false informazioni, pregiudizi, luoghi comuni, istigando odio e razzismo. Abbiamo chiesto al programma “Quarta Repubblica” che un delegato unitario, del Consiglio Nazionale RSC del Camping River e di Castel Romano possa essere presente in studio stasera, per dire la propria, senza censure, nel rispetto della libertà di informazione. Di fronte a mancate risposte positive, siamo pronti, da subito, a manifestare, al Palatino, in Via di San Paolo della Croce, davanti agli studi televisivi, contro censura e propaganda nazista anti Rom di Goebbels.

Nessun commento:

Posta un commento