martedì 27 novembre 2018

Sifduciamoli con fiducia

Luciano Granieri




Cosa significa imporre la fiducia su un decreto  governativo ? Alcune  risposte: “La fiducia è l’azione di un governo opaco” definizione  espressa nel 2013 dagli allora deputati M5S Dell’Orco e Ferraresi (oggi sottosegretari).  Ancora “La fiducia è una lesione delle prerogative dell’opposizione” parole e musica dal penta stellato Fraccaro, oggi ministro per i rapporti con il parlamento. E’  uno schiaffo al Parlamento”, così si esprimeva l’attuale sottosegretario grillino  Fantinati nel novembre del 2013. Infine, al momento del suo insediamento, l’attuale Presidente della Camera, Roberto Fico, anch’egli penta stellato,  promise il rispetto della “centralità del parlamento contro l’abuso governativo di strumenti che dovrebbero essere residuali” “Non consentirò scorciatoie né forzature del dibattito parlamentare” aggiunse la terza carica dello Stato. 

Dopo otto mesi di governo  del cambiamento, co-pilitato con i fascio-leghisti,  da tali esimi della centralità parlamentare,  si rileva che  i decreti governativi sono stati 10 in otto mesi, né più e né meno come l’esecutivo Gentiloni,  addirittura le fiducie poste su decreti sono 3 più del Governo Letta.  Già proprio quel Letta   che fece salire sul tetto di Montecitorio i parlamentari grillini per protestare contro il  suo tentativo di modifica dell’articolo 138 della Costituzione. 

Mentre scrivo i fanatici delle prerogative del parlamento stanno li zitti e buoni alla Camera , guardati a vista dal caporal Salvini, a votare la fiducia  sul decreto anti immigrati e anti poveri imposto dal podestà fascio-leghista. A proposito sapete cosa dissero i parlamentari stellati quando si trattò di votare la fiducia ad un  decreto identico  a quello in votazione oggi  proposto da  Minniti nella scorsa legislatura? Dissero : “ Contestiamo la decisione del Governo Gentiloni di esautorare il parlamento mettendo la fiducia sul decreto Minniti sull’immigrazione. Provvedimento contestato dalle organizzazioni internazionali, che introduce un’arbitraria distinzione tra i meritevoli di presentare domanda di protezione internazionale  e i migranti economici . Perché con un decreto e la fiducia non si può affrontare alla radice il problema dei flussi migratori, ma solo dare  inutili soluzioni emergenziali” Autorevole fautore di questa posizione fu fra gli altri l’attuale ministro dei ponti Toninelli.  Stavano mbriachi prima o stanno  mbriachi adesso?  

Dove stanno oggi quei  deputati espulsi dalla Camera nel gennaio 2014 che giravano l’Italia a spiegare che erano stati cacciati perché avevano occupato i banchi del governo, durante la votazione del decreto Imu-Bankitalia per opporsi all’antidemocratico provvedimento dell’allora Presidente della Camera Laura Boldrini di tagliare con la ghigliottina gli emendamenti  grillini? Eppure su quel provvedimento non c’era la fiducia come sulla monnezza che stanno votando oggi senza fiatare.  

Stanno ancora tutti li appecoronati all’alleato leghista. Qualcuno di loro è passato anche da Frosinone nella primavera del 2014 a spiegarci come si difendeva il Parlamento dall’antidemocratica  ghigliottina della Boldrini. Noi l’abbiamo capito, loro se lo sono scordati, come tutti quelli che dopo tanta cagnara si sono accomodati sulle poltrone dall’odiata casta, vedi Laura Castelli, oggi sottosegretario  all’economia, ieri pasdaran della democrazia parlamentare. Una domanda all’elettore grillino: Se ti guardi allo specchio non viene di sputarti in un ecchio?

Così tanto per i corti di memoria


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