sabato 22 dicembre 2018

Caro Babbo Natale

Mario Zorzetto


Caro Babbo Natale,
era il 23 dicembre 1978 quando venni alla luce in un’aula parlamentare in un clima di grande consenso. Mentre tu preparavi la slitta, il mio atto di nascita N. 833 sanciva che dovevo “promuovere, mantenere e recuperare la salute fisica e psichica di tutta la popolazione”, nel rispetto dell’uguaglianza e della libertà di tutte le persone.


Venni alla luce in un’aula parlamentare accolto da un grande consenso. Ben 381 persone mi aiutarono a nascere, mentre 77 non volevano arrivassi al mondo e 7 si lavarono le mani come Pilato.

Purtroppo, nonostante la mia giovane età, oggi sono sempre più pieno di acciacchi, depresso e sfiancato da non aver nemmeno la forza di spegnere le candeline. Ora mi giungono informazioni che mi vogliono anche “regionalizzare” per tutelare la salute in modo differenziato e per escludere qualcuno…. ma io non sono nato per questo, al contrario sono venuto per includere tutti anche gli ultimi . Aiutami a combattere l’epidemia del regionalismo differenziato, un virus molto contagioso che rischia di assestare il colpo finale all’universalismo integrato nel mio DNA..


Ho solo 40 anni di onorato servizio, ti chiedo un solo grande regalo: vorrei un patto politico in grado di rilanciare il mio valore sociale, perché la salute delle persone viene prima di tutto e rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo economico del Paese. Sì lo so, caro Babbo Natale, si tratta proprio di un regalo enorme che non potrebbe mai passare da nessun camino. Ma sai bene che puoi lasciarlo dove vuoi perché io da 40 anni sono sempre sveglio 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per tutelare la salute di 60 milioni di persone. Ho curato con grande competenza professionale, straordinaria umanità e, soprattutto, senza alcuna richiesta di polizza assicurativa o carta di credito senza chiedere a nessuno il titolo di studio, il colore politico, la sua fede religiosa o il colore della pelle.


SSN  

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