mercoledì 6 febbraio 2019

Intervento sul Venezuela

Umberto Franchi





Come è noto, Nicolas Maduro, in data 21 maggio 2018 è stato eletto per un nuovo mandato a Presidente della Repubblica del Venezuela con il 67,7 dei voti, l’opposizione rappresentata da Heri Falcon, ha ottenuto il 21,2 %. 

Le reazioni successive al voto furono quelle di  Falcon il quale affermò  che le elezioni non erano valide perché Maduro avrebbe offerto soldi e cibo a chi lo votava senza nessuna prova… .mentre  Il suo avversario principale Henrique Capriles, sostenuto  dagli Usa ,   preferì non presentarsi e  sabotare le elezioni, dicendo dopo   che il 67,7% dei voti andati a Maduro non erano voti validi in quanto, svolti in un contesto non democratico, e che il candidato Falcon era poco conosciuto.
Sappiamo che già con Chaves, nel 2003,   la Cia e una parte di forze armate Venezuelane, con il sostegno  delle multinazionali petrolifere americane , organizzarono un Golpe imprigionando il legittimo presidente,  per cercare di   riconquistare i pozzi di petrolio più  importanti del mondo presenti in Venezuela e nazionalizzati dal governo socialista di Chaves .
 Il Golpe non riuscì  perché Chaves si rivolse al popolo che invase le piazze e le caserme liberando Chaves.
Ma l’opposizione sostenuta  dai governi imperialisti , a partire dagli Usa , successivamente, dopo la morte di Chaves, ha adottato la strategia di fare crollare (non comprandolo) il prezzo del petrolio del Venezuela, per mettere alla fame gran parte del popolo, creando una grave crisi economica , con proteste e manifestazioni sobillate sempre dagli USA  In questo contesto nel dicembre 2015, le destre conquistarono la maggioranza dei seggi in parlamento, negando al legittimo presidente Maduro ed al suo governo, la possibilità di legiferare  . Di conseguenza  fa costretto  a emanare leggi non attraverso il  Parlamento  ma dal tribunale Supremo  ed attraverso modifiche costituzionali attraverso  l’Assemblea costituente . 
In questo contesto , gli Usa ed il presidente Trump , hanno inventato “un proprio fantoccio” con l’autoproclamazione di Guaidò a Presidente della Repubblica Venezuelana ,  hanno bloccato il libero commercio finanziario e produttivo al fine infine di affamare ulteriormente il popolo e farlo rovesciare contro Maduro e l’esercito fedele alla Costituzione, pronti anche ad intervenire militarmente o tramite mercenari ben pagati.
Ritengo grave, l’ordine del giorno votato a maggioranza  dal Parlamento Europeo.  L’ultimatum  UE al Venezuela di indire nuove elezioni Presidenziali, entro domenica 3 febbraio 2019, pena il riconoscimento di Guaidò come legittimo presidente del Paese,  non è solo strumentale e inapplicabile, ma denota una complicità con gli Usa .
Se l’Unione europea vuole dare un senso alla sua esistenza, l’unica cosa che può fare per la crisi venezuelana è organizzare un incontro tra “l’Alto” Rappresentante Federica Mogherini e il Ministro degli Esteri del Venezuela Jorge Arreaza per rendere fattivo il supporto della Ue al dialogo  lanciato da Messico e Uruguay. 


La storia ci insegna che quello che sta succedendo in Venezuela, nel recente passato , è avvenuto anche in altri Paesi , con  la propaganda che ha anticipato interventi militari in Afghanistan, in Iraq, in Libia, in Siria e in Ucraina – attraverso guerre civili sempre fomentate o organizzate da Paesi Imperialisti prima fra tutti gli USA.
Da sempre ed ovunque, le ingerenze esterne hanno scatenato sanguinosissime guerre civili che durano da anni: devastazione delle infrastrutture, delle città, distruzione delle istituzioni e dell’ordine che, seppur precario, permetteva una vita sicuramente migliore rispetto a quello che è successo dopo.
Basta ! è necessaria una mobilitazione internazionale delle forze pacifiche e di vero progresso …  occorre  impedire all’imperialismo di entrare a gamba tesa negli affari interni di un Paese sovrano!
Per questo  oggi è necessario, anche nel nostro Paese  opporsi ad  ogni possibile intervento in Venezuela e sostenere il suo legittimo presidente Maduro.

Umberto Franchi 2 febbraio 2019

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