lunedì 17 giugno 2019

La risata del "Pride" seppellirà gli odiatori

Luciano Granieri




Astio, rancore, livore, queste le pulsioni in gran parte comuni a quel 34% che alle elezioni europee ha votato Salvini e a quell’altro 6% indirizzato verso la Meloni. 

Aggressioni verso chi indossa una maglietta inneggiante ad una cultura  inclusiva, pregnante e collettiva come quella che si  sta vivendo dentro il cinema America , violenza e dileggio  verso chi esibisce massaggi di pace: “ama il prossimo tuo”, crudeltà verso ogni tipo di sensibilità e manifestazione non conforme all’archetipo Dio, Patria Famiglia. Mari, piazze, strade, campagne…..tutto blindato, chiuso  in  nome di una sicurezza la cui mancanza si evidenzia in ben altri contesti, quello del lavoro ad esempio. 

Una domanda:  ma le persone che hanno votato come sopra descritto vivono bene? Che vita è riversare fiumi di odio sugli immigrati, sugli antifascisti, su gay, omosessuali, trans e anche su chi si schiera con loro nel rivendicare il diritto sacrosanto a vivere secondo le proprie aspirazioni? Che soddisfazione c’è a  prendersela con chi rivendica una società dove ognuno sia libero di vivere secondo la propria indole cercando di realizzare i propri sogni?  Perché anziché limitare i sogni degli altri costoro non provano a costruirsi sogni propri cercando di realizzarli anche attraverso il sorriso?

Sapete in realtà mi fanno un po’ pena questi che hanno votato Salvini e Meloni, che poi sono gli stessi di Casapound, Forzanuova, i  quali non hanno avuto il coraggio di spendere il proprio consenso per fascistoidi patacche insignificanti  e patetiche come i gruppuscoli a cui dicono di appartenere.

Mi fa pena il loro dannarsi nel provare a reprimere i diritti, le aspirazioni e i sogni degli altri.  Come vivono male! Vivono male, frustrati  e senza futuro. 

Perché quand’anche gli immigrati non sbarcheranno più, quando i Rom saranno cacciati dai loro quartieri, o quando gli LGBT verranno perseguiti e incarcerati,  la vita grama degli odiatori  rimarrà tale.  La loro fatica ad arrivare a fine mese potrebbe persino diventare più dura, le loro possibilità di curarsi qualora stessero male saranno sempre più ridotte. E allora che senso ha odiare tanto, quando poi forse non avranno più nessuno da odiare?  

Esiste invece una comunità di persone bistrattate, dileggiate, violentate, depredate del  loro diritto di esprimere la propria indole  e  personalità ,  proprio dagli odiatori di cui sopra -innescati dalla disumanità fascio leghista -  che si difende mostrando la gioia di continuare a sognare una  vita di amore di apertura verso gli altri, indipendentemente dal colore della pelle, dal genere, dalla grandezza del portafogli. 

Una comunità gaia, allegra, nonostante le angherie che deve subire. E’ la comunità del Pride, che nelle ultime settimane è scesa nelle strade e nelle piazze colorando ogni cosa esibendo la loro, la nostra, “conforme diversità”. Già perché ognuno di noi è diverso dall’altro e meno male! Ma questa diversità deve essere rispettata e coltivata come una ricchezza, non repressa da un pensiero unico, da  un modello unico razzista e fascista. 

Il 22 giugno prossimo alle  ore 15,30 da Piazza Salvo D’Acquisto a Frosinone  partirà il Frosinone Pride, la carovana gioiosa e colorata si snoderà per via Aldo Moro fino a raggiungere la Villa Comunale. Insieme agli LGBT sfileranno tutti coloro i quali difendono la prerogativa per cui i diritti civili, ma anche e soprattutto sociali, siano assicurati in modo da "rimuovere gli ostacoli al  pieno sviluppo della dignità umana”. La festa proseguirà al Parco Matusa. 

Invitiamo caldamente gli odiatori, siano essi membri del popolo o delle istituzioni, a partecipare. Chissà forse scopriranno che una vita senza odio è più lieve e sana. Una volta si diceva una risata vi seppellirà. Ebbene io aggiungo che non solo una risata vi seppellirà, ma il livore vi affogherà nella bile.

P.S. Oggi  è iniziata la settimana che porterà al Pride di Sabato prossimo. Giorni  in cui si susseguiranno incontri ed appuntamenti legati all’evento  Di seguito il programma:


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