giovedì 18 luglio 2019

Christone "Kingfish" Ingram, il futuro del blues

Luciano Granieri





Crossroads “ per gli appassionati ed i musicisti di blues è il mitico incrocio fra la highway 61 e la 41° strada. Ci troviamo in pieno Delta del Mississippi a poche miglia dalla città di Clarksdale, il posto dove si vuole sia nato il blues.

 Quell’incrocio è così venerato perché   fu il luogo dove Robert  Johnson  pare abbia stretto un patto con il diavolo per poter suonare la chitarra come nessun altro. Il suo brano Cross Road Blues evoca questo evento.  A pochi metri da quell’incrocio, nella città madre del blues, Clarksdale, vent’anni fa, esattamente il 19 gennaio 1999, è nato Christone detto “Kingfish” Ingram. 

Anch’egli conosce bene quell’incrocio, ma il  patto per suonare magnificamente la chitarra, anziché farlo con    il diavolo  come Roberto Johnson, lo ha fatto con se stesso “Esercitandomi tutti il tempo con la chitarra”  così dice il rubicondo ragazzone nero di vent’anni , fulmineo nel ammaliarti con il suo modo di  suonare. 

E’ proprio vero il blues, fenomeno musicale con solidi ancoraggi nel passato ma con un brillante futuro , spesso   genera degli artisti che pur assorbendo in pieno la lezione dei maestri rivoluzionano con la loro creatività il linguaggio delle dodici battute. E’  il caso di Christone “Kingfish” Ingram. Il suo album di debutto dal titolo “KINGFISH”, uscito per l’Alligator Records, ne è un mirabile esempio. Nei  dodici di brani del disco  si ha l’impressione di ascoltare il blues elettrico  di Chicago, o le atmosfere  intime della campagne del delta, o la voce degli "Hobos" che vagavano sui treni del sud per cercare un campo, una piantagione, in cui lavorare  evitando di diventare uno "strange fruit" penzolante da un pioppo. Invece, magicamente, ci si accorge che tutto ciò è perfettamente compreso nel processo creativo ma il risultato è assolutamente originale, è un blues nuovo.  

Uno stile che abbraccia B.B. King, Jimi Hendrix, lo stesso Roberto Johnson, ma è completamente diverso da ciò che questi maestri hanno suonato. E’ il blues di un ragazzo di vent’anni che ha come suo idolo il rapper  Kadrick Lamar, personaggio con cui vorrebbe fortemente collaborare. “Non riesci a vedere troppi ragazzi appassionati di blues” dice Kingfish”nella mia città tutti i ragazzi aspirano a diventare dei rapper io volevo fare qualcosa che nessuno stava facendo”  Infatti raccontare con la forza dei suoi assoli, con la potenza e versatilità della sua voce,  le storie dei giovani neri ai tempi di Trump e delle continue aggressioni della polizia verso ragazzini  afroamericani   è un fatto assolutamente nuovo o quantomeno inconsueto per un bluesman .  

Kingfish” è la prossima esplosione del blues” così sostiene un maestro come  il chitarrista Buddy Guy.  Già Buddy Gay è uno  dei suoi mentori e cosi come Keb’ Mo’. Entrambi collaborano con lui nel disco. Ma Christon Kingfish Ingram, nonostante la giovane età, ha già diviso il palco con gente del calibro di Bill “Howl-N-Madd” Perry, che lo onorò trovandogli il nome d’arte di “Kingfish”, Robert Randolph, Guitar Shorty, Eric Gale , e molti altri. 

Ma torniamo  al disco. Registrato  a Nashville KINGFISH   mette in vetrina tutte le doti di  Ingram: uno stile chitarristico coinvolgente ed ispirato pieno di soul, una vocalità profonda, una fervida creatività di scrittura. Confeziona delle vere e proprie narrazioni con i suoi assoli incarnando  lo spirito di tutti i mastri del passato mentre la musica che esce è assolutamente originale . 

E’ co-autore di  8 dei 12 brani “Molti appassionati mi conoscono per le mie cover” dice “ ecco perché è importante per me realizzare musica originale”. Il primo  brano, registrato come   registrato per le radio e poi finito nel disco , Outside of this town, è una chiara dichiarazione d’intenti  della giovane star sia per la musica che per i testi. I brani spaziano da temi  autobiografici  (Been Here Before,  Before I’m Old)  a  umorali (Trouble ) da fulmini incandescenti  ( It  Ain’t Right)  a giri ruvidi e ammalianti  (Love  Ain’t My Fovourite Thing). 

Buddy  Guy, lo accompagna con voce e chitarra  in Fresh Out, mentre  Keb’ Mo’  è al suo fianco con    una  voce calda e colloquiale in Listen  e aggiunge il ritmo e l’eco straordinario della sua chitarra in altri sei  brani. Billy Brunch è un ospite speciale  con la sua armonica in If you love me. 

Bruce Iglauer  presidente della Alligator Records, considera Kingfish come un predestinato naturale del blues e delle sue radici “All’età di vent’anni , Kingfish è uno dei più appassionanti ed eccitanti artisti che ho mai incontrato da molti anni a questa parte. Ha creato una nuova musica con lo stesso feeling del blues, ma mai è una copia di ciò che realmente è stato fatto fino ad ora …… Ha uno straordinario futuro davanti a lui e sono orgoglioso che sia entrato a far parte della famiglia Alligator” . Chiudiamo con le stesse parole di Christone “Kingfish” Ingram: “Il blues è la mia essenza ma è importante per me  creare un sound e uno stile che sia unicamente il mio. Ho molto ancora da dire quindi..... please stay tuned




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