venerdì 13 settembre 2019

Contro il logorio della vita post-moderna sentitevi "City Night" dei Savoy Brown

Luciano Granieri




Avete presente quando non ne potete più di mettervi in competizione con gli altri per spuntare uno spicchio di vita decente, quando non vi  va nemmeno di litigare perché uno vi è passato avanti al banco alimentari di un super mercato, o vi sopravanza al bancomat fingendo di non avervi visto?

Ecco l’unica cosa che desiderereste , per sfuggire al “logorio della vita moderna”, come diceva la reclame, è rifugiarsi nelle solide certezze delle  proprie piccole passioni. Sono cose  apparentemente senza una grande importanza ma spesso rigeneratrici . Una di queste potrebbe essere ascoltare un disco capace di costruirti intorno  un nido  emozionale stimolante e rassicurante al tempo stesso .  

In particolare  per chi è appassionato di blues,  “City Night”, l’ultimo CD di Savoy Brown, pubblicato  dalla Quarto Valley Record, potrebbe essere il toccasana dopo una giornata  cosiddetta....  di  melma. Riff mozzafiato, smisurate corse di slide guitar, arpeggi da saltare sulla sedia, tutto ciò si trova nella quarantesima fatica della premiata ditta del chitarrista Kim Simmonds and Savoy Brown

Già quarantesima, perché il musicista  inglese  è  on the stage dal 1965  percorrendo in lungo ed in largo l’Inghilterra, gli  States  dove risiede dal 1980,   ed ogni angolo del globo. Ci troviamo di fronte alla più  longeva band di Rock Blues mai esistita.  Dopo oltre 50 anni e quaranta  album, la carica emotiva di questo corroborante pugno di navigati bluesman è rimasta intatta. 

Dal 65’ ad oggi,  a  fianco di Kid Simmonds, nei   Savoy Brown, si sono alternati tanti  musicisti,. Alcuni di loro qui  si sono fatti  le ossa per poi intraprendere   importanti carriere  come ad esempio Dave Walker dei  Fleetwood Mac. Molti gruppi famosi della scena blues hanno condiviso il palco con la band, ZZ Top e Doobie Brothers fra gli altri. Si può tranquillamente affermare che Simmonds sia stato un vero e proprio ambasciatore del blues in Inghilterra insieme ai Cream,   Fleetwood  Mac  e Jimi Hendrix. 

In City Night, oltre al cantante  chitarrista inglese, trapiantato in California,  si ascoltano  Pat DeSalvo al basso e Garnet Grimm alla batteria. Una line up che,  contrariamente alla tradizione di Savoy Brown,  in cui la turnazione di musicisti è  stata continua resiste   da 10 anni.  Sul fatto che non ci sia nulla da eccepire in merito alla tecnica  di Simmonds   basti dire che un suo brano è entrato nella colonna sonora del film  “Jimi Hendrix : All Is By My Side” girato nel 2013 e dedicato alla travagliata vita di Jimi. Ma anche DeSalvo e Grimm non sono da meno .  

Però  non è la tecnica, né la sperimentazione, che vanno  ricercata in “City Night”. Semplicemente ci si trova davanti ad un disco di  blues senza se e senza ma. Dentro c’è tutto. Vi piacciono le scintillanti svisate slide? Le trovate in   Walking On Hot Stones, Red Light Mama, ma anche in  Don’t Hang Me Out To DryConjure Rhythm   Simmonds va come un treno . Preferite un blues più classico? Neighborhood Blues è il pezzo . Oppure vi va di ascoltare rarefatte atmosfere del profondo sud? Niente di meglio che deliziarsi alle note di Superstitious Woman. Ma se il vostro  "crac" è  la miscela  esplosiva blues-rock  “sparatevi”  a tutto volume Hang In Tough, e Ain’t Gonna Worry. E se volete dimenarvi sotto i colpi di un potente  blues  dal martellante riff il brano è  “City Night” che da il titolo all’album. 

Insomma mettetevi davanti allo stereo, o al computer o a qualsiasi altro aggeggio e “fatevi di blue note!!!... 

Contro il logorio della vita post-moderna ascoltate City Night di Savoy Brown. Non vi piace il blues? Mi dispiace non posso farci nulla, io il consiglio ve l’ho dato. Vorrà dire che resterete perennemente incazzati come Salvini. Del resto il blues non è roba da neri?


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