sabato 28 settembre 2019

Corte antirazzista a Sora piena adesione del Tribunale per i diritti del malato.

Luciano Granieri Cittadinanzattiva Tribunale per i diritti del malato



Domenica 29 settembre, in occasione della giornata mondiale del rifugiato, si svolgerà un corteo antirazzista per una comunità solidale e nuove politiche d’inclusione. La marcia,  organizzata dal movimento Aspagorà, con la partecipazione di associazioni, enti locali, partiti, sindacati e realtà religiose, dopo il concentramento davanti alla stazione di Sora , previsto per le 15,00, partirà alle 16,00 alla volta di  Piazza Mayer Ross.

 Il fenomeno dell’immigrazione, al contrario di quanto le sirene propagandistiche della peggiore destra fascista voglio dare ad intendere, non è recente, né tanto meno ha assunto dimensioni emergenziali. Si basa semplicemente sul diritto di ogni persona a  spostarsi per trovare ambienti di vita più favorevoli. 

In particolare, a seguito delle politiche post coloniali delle potenze occidentali, responsabili della devastazione economica, sociale ed ambientale di vaste aree dell’Africa ma anche di porzioni di altri Continenti, il flusso di persone in fuga dai  territori depredati verso i territori abitati dai propri  predatori, è diventato costante. In particolare è aumentato negli ultimi decenni  ma non in una misura tale   da costituire un’emergenza. 

Questo fenomeno, pur di complessa gestione, non è arginabile, proprio perché derivato da aspirazioni connaturate nel genere umano.  Ma il degrado culturale generale -determinato da una rivoluzione valoriale consumistica che esalta l’individualismo spinto e l’egoismo,  dalle aumentate condizioni di povertà ed ingiustizia sociale che hanno coinvolto una numero sempre maggiore di persone -  lo ha  trasformato in una disumana lotta all’immigrato. Si è  pervaso la società civile di un terribile odio   dei penultimi verso gli ultimi ormai quasi inemendabile. 

Alla  devastazione mediatica e culturale in azione almeno dalla metà degli anni ’90, che ha prodotto e continua a produrre la barbarie, è necessario rispondere in primo luogo con la diffusione decisa e ferma  di un processo culturale del tutto  opposto. Ma proprio la difficoltà di rimuovere disvalori incrostati in anni di propaganda deve coinvolgere  nell’operazione il maggior numero possibile di  istituzioni locali, associazioni, movimenti laici e religiosi, partiti,  singoli cittadini, tutti insieme per ribadire che il restare umani è un dovere e un diritto. 

Al movimento Aspagorà va il merito di aver richiamato una variegata  pluralità di soggetti ad attivarsi  per diffondere il messaggio che esiste una sola razza, quella degli esseri umani, e che ad essa vanno  assicurati quei diritti universali sanciti  dai trattati internazionali e dalla nostra Costituzione. 

Per questo Cittadinanzattiva Tribunale per i diritti del malato, parteciperà alla marcia. Infatti  la tutela della  salute fa parte a pieno titolo dei diritti universali e deve essere garantita  a tutti, “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Ci vediamo domenica  a Sora.

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