domenica 22 settembre 2019

IL MARTIRIO DI GAZA

Umberto Franchi



- In Israele si sono tenute le elezioni, ma qualunque governo riusciranno a fare, quasi sicuramente non cambierà le condizioni dei Palestinesi ne tano meno degli oltre due milioni di abitanti che vivono in 365 Km quadrati della striscia di Gaza, e che da 13 anni subiscono un blocco militare ed economico devastante imposto da Tel Aviv ;

- Nella lingua di terra Palestinese , i suo abitanti subiscono un blocco aereo, marittimo e terrestre spietato.. con la pesca ridotta all’osso e da 10.000 pescatori di dieci anni addietro si sono ridotti agli attali 3.500 che vivono sotto la soglia di povertà (5 euro al giorno) , perché Israele autorizza a pesca solo all’interno delle 10 miglia, sparando contro ed affondando tutte le barche ed i suoi equipaggi che splafonano l’area delimitata…;

- I Palestinesi di Gaza, governati da Hamas, chiedono sempre all’Onu di fare togliere il blocco marino… ma qualsiasi risoluzione in tal senso viene regolarmente bloccata dal veto USA… Solo chi non vuol vedere o ha il prosciutto sugli occhi, non dice che esiste un muro in tutta la striscia di Gaza con la chiusura anche delle frontiere con l’Egitto… ed Israele lascia entrare a Gaza merci per solo un quarto di quello che entrava in precedenza rendendo impossibile , o in modo adeguato anche la ricostruzione delle città ridotte in macerie proprio come facevano i Tedeschi (tabula rasa)…
- Israele sostiene che il blocco è necessario per evitare i lanci di missili da Gaza verso le città Israeliane e l’arrivo di armi ai militanti palestinesi attraverso l’Egitto… ma Israele non dice che il blocco è in violazione della risoluzione dell’ONU n. 1860 votata l’8 gennaio del 2009 e che la violazione banditesca della risoluzione ONU viene supportata anche dagli USA per tenere il popolo debole ed alla fame ;
- L’agricoltura viene praticata a ridosso dello sbarramento con un intrigo fatto di muri, recinzioni metalliche, reti di filo spinato , lungo 65 km, costruito in dispregio della direttive internazionali, ed i militari Israeliani hanno imposto il divieto di coltivazione nel 70% delle terre che prima venivano coltivate ed i militar impediscono a qualsiasi contadino di poter andare nei propri terreni sparando ad altezza di uomo e tagliando l’energia elettrica , con i contadini, che sono circa 44.000 persone, i quali devono vivere con le proprie misere entrate (non più di 100 euro al mese) …;

- Il coordinatore umanitario dell’Onu, Robert Piper, denuncia come la situazione negli ultimi anni si sia aggravata e gaza sia diventata invivibile con il 53% della popolazione disoccupata ed il 70% tra i giovani… con le strutture produttive distrutte con oltre 2.000 fabbriche distrutte, dalle due guerre scatenate da Israele nel 2006 e nel 2008, (che causarono la morte di 4.300 palestinesi e 72 raeliani) con una economia locale che è collassata ;


- La distruzione dell’unica centrale elettrica da parte Israeliana ricostruita solo in parte permette l’erogazione elettrica solo in alcune ore della giornata e l’interruzione periodica di corrente, non permette la conservazione nei frigoriferi del cibo e nemmeno la funzionalità degli ospedali , dove la corrente dura circa 4 ore giornaliere e con cure mediche condizionate dall’embargo, dove manca il 65% dei medicinali necessari alle cure e gli interventi chirurgici non possono essere garantiti a causa della mancanza di energia elettrica .

- Insomma ’assedio di Gaza da parte Israeliana colpisce rende schiavi i suoi abitanti internati in un grande lager e fa assomigliare sempre più Israele a quello che facevano i Nazisti nei loro confronti !


- Infine serve una bella faccia tosta , sostenere che sono dei terroristi, chi combatte per ridare il diritto ai Palestinesi di ritornare nelle proprie terre ed anche case… (da quando sono stati cacciati nel lontano 1948 al fine di costruire lo stato Israeliano perché esisteva oltre 2.000 anni prima…) e magari chiamare democratico il governo degli oppressori israeliani e Netanyahu, il quale dopo avere incentivato l’occupazione , da parte dei coloni, delle terre conquistate nella guerra del 1966, ha fatto la campagna elettorale dicendo che se avrebbe vinto le elezioni garantiva l’annessione ad Israele di tutta la Cisgiordania (sic)

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