domenica 24 maggio 2020

Rivendichiamo il nostro diritto alla "frugalità"

Luciano Granieri




Dal decreto Cura Italia sono venuti fuori 20 miliardi, dal recente provvedimento, chiamato “Rilancio  55 miliardi. Aggiungiamo  un probabile disavanzo di bilancio per il 2020, al netto d’interessi , pari  a 40 miliardi.  Ci troveremo a fine anno con un  debito di 115 miliardi. Non sarà un problema, per il momento, perché le regole del pareggio di bilancio sono state sospese  fino alla fine della pandemia ,  e poi?  E'  implicito che dopo la crisi sanitaria  tutto verrà ripristinato. Dunque  come la metteremo con un  debito che arriverà a superare il 160% del Pil?

 Dalle parti di Palazzo Chigi si aspettano buone notizie dal recovery fund europeo,  la cui strutturazione è stata accettata, ma della sua modulazione non si sa molto. I paesi del nord, i cosiddetti frugali (Olanda,Danimarca, Svezia e Austria)  vorrebbero contenesse esclusivamente concessione di prestiti,  a  tre anni,   da accordare  ai paesi più colpiti, unici responsabili della restituzione. Gli Stati del Sud Europa  premono per l’ipotesi Franco-Tedesca, ossia   un trasferimento di risorse a fondo perduto.

 C’è un piccolo particolare, dal momento che per sua natura la UE  non eroga  fondi diretti,  le sostanze del recovery fund andrebbero reperite sui mercati finanziari. Certo  con la garanzia dell’intera Unione,  con  conseguente tasso d’interesse basso e restituzione  a  totale carico della UE. 

Sempre debiti sono. Personalmente non mi fido. Secondo me la trattativa con i riottoso nordici  celerà qualche trappola, tipo attivazioni di condizionalità modello Mes. Infatti  il Club dei Frugali , Olanda in testa, non vuole condividere oneri di un prestito richiesto per  le cicale del sud. Quelle  che  hanno sprecato denaro  baloccandosi in sussidi sociali, pagando le prostitute a chi percepisce il reddito di cittadinanza e ai cassaintegrati . Parlando seriamente questa tesi sarebbe tutta  da dimostrare, perché sono decenni che, al netto degli interessi sul debito, l’Italia chiude il bilancio in avanzo primario. 

Però il ragionamento dei paesi austeri potrebbe avere una sua logica. Sarebbe ora che l’Italia adottasse una politica fiscale seria, anziché ricorrere sempre a imponenti dosi di aiuti monetari. E’ ciò che sostiene anche la presidentessa dell  Bce Chirstine Lagarde. Allora, visto che si è dimostrato possibile derogare ai trattati,  la sospensione delle regole del pareggio di bilancio sono li a dimostrarlo,  perché non si deroga ad altri codicilli e commi?  

Ad esempio perché non si sospende l’art.63 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) in cui si sancisce il divieto di qualsiasi restrizione  alla libera circolazione dei capitali  e ai pagamenti internazionali.  

Ciò consentirebbe agli  Stati membri  di  applicare attinenti disposizioni fiscali per assoggettare  il trasferimento di capitali  ad una specifica legislazione tributaria. Che significa? Significa che sarebbe possibile strutturare una bella patrimoniale, diciamo del 25%? Su 2.000 miliardi di conti correnti e titoli di proprietà,   detenuti dal 10% delle famiglie  italiane,  senza il pericolo che, vista la mala parata, i paperoni in questione, con un click,  spostino le loro sostanze, frutto di un’accumulazione piratesca,  presso altri lidi,   mettendole in salvo da una tassa che sarà  quantomeno di risarcimento. Non è un segreto che parte di quell'accumulazione  derivi  da profitti realizzati anche attraverso la sanità privata a discapito di quella pubblica.   

A conti fatti avremmo disponibile  subito (non a partire dal 2021)  denaro fresco per 500 mld, proprio la somma prevista dal  recovery fund.  Con la differenza che questa sarebbe a disposizione esclusivamente del nostro Paese, senza rate, interessi  o  condizionamenti, e, soprattutto, facendo pagare, finalmente, qualcosa agli strozzini, accattoni protagonisti della nostra imprenditoria illuminata guidata  oggi dall'ordoliberista Bonomi.  Certo l’Olanda dovrebbe rinunciare a  circa 73miliardi (centesimo più centesimo meno)  che ogni anno, i nostri munifici capitani d’industria   e finanzieri d’alto bordo colà mettono in sicurezza.  

Però se proprio i frugali non vogliono mutualizzare i debiti, almeno consentano agli altri di diventare altrettanto FRUGALI. La frugalità  DEVE ESSERE UN DIRITTO  anche per il nostro Paese. Giusto?

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