martedì 9 giugno 2020

Ci avete rotto il bilancio

Rigenerare Frosinone



Giovedì 11 giugno alle ore 18,00, in  Piazza Garibaldi  a Frosinone, si terrà un’assemblea pubblica sulla  crisi degli enti locali oggi  resa ancora più grave dall’emergenza sanitaria. 

L’incontro intitolato :”Ci avete rotto…… il bilancio!” vedrà la partecipazione,  in video conferenza, di Marco Bersani, economista, esponente dell’Associazione Attac Italia

La grave pandemia abbattutasi in tutto il mondo ha reso difficile, se non impossibile,  le capacità di tutela dei cittadini  garantita dai Comuni. Istituzioni locali strette  nei tentacoli del patto di stabilità interna, che limita -quando non sterilizza- la spesa sociale, e la diminuzione del gettito fiscale imposto  del taglio delle tasse determinato dall’emergenza Coronavirus. 

L’alienazione di  spazi, beni e servizi pubblici, o la loro cessione ad imprese private, rende i cittadini sempre più privi di una decente tutela  pubblica,  consentendo un accesso a servizi sempre meno efficienti e sempre più costosi. Una situazione che l’emergere della crisi sanitaria ha reso insostenibile. 

In questo scenario alcuni sindaci si battono in difesa dei loro concittadini,  non applicando le regole del patto di stabilità, richiamando la preminenza dei diritti inviolabili dell’uomo e della collettività sulle ragioni degli equilibri di bilancio, così come sancito dalla Costituzione.  Altri si adeguano,  svendendo a privati   pezzi di città  pur salvaguardando  qualche piccolo spazio utile alla collettività.  Altri ancora sono dei veri e proprio curatori fallimentari. Decidono insindacabilmente a quale soggetto privato, e a quali condizioni,  cedere il tal servizio, quanti e quali asili nido chiudere, magari con relativa diminuzione degli scuolabus , come aumentare le tariffe al massimo del consentito. 

Spesso però la solerzia di tali curatori fallimentari non garantisce gli equilibri di bilancio.  Anzi li aggrava. E’ il caso dell’attuale sindaco di Frosinone. Il quale, dovendo rientrare di un debito, accumulato dalle precedenti consiliature, accertato dalla Corte dei Conti,  concordò, nel 2013, con i giudici contabili  un piano di rientro  per la durata di 10 anni, secondo quanto stabilito dall’art 243 del TUEL.  La ratio del piano era quella di alienare la spesa sociale attraverso privatizzazioni e cessioni a privati impoverendo i cittadini.

Dopo otto anni di questa cura da cavallo -passata attraverso la riduzione per la spesa del personale, con blocco delle assunzioni e licenziamento di lavoratori, affidamento a privati dei servizi comunali, tagli a scuola e servizi sociali,  aumento sproporzionato della tariffa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti, e dei servizi a domanda individuale - la Corte dei Conti accerta che la condizione debitoria è rimasta la stessa identica del 2013. Anzi è anche peggiorata. 

Infatti nel 2015 il riaccertamento dei residui attivi e passivi evidenzia  un buco di 27 milioni di euro. Un debito che il Comune provvede a spalmare in un piano  di rientro trentennale , trasferendo  un ammanco provocato per propria incapacità, su amministrazioni e generazioni future  assolutamente incolpevoli. Una procedura che già la Consulta, attraverso diverse sentenze,  ha definito incostituzionale. 

Sulla  estrema difficoltà in cui versa la nostra città, stretta fra le ferree regole del pareggio di bilancio e la sconsideratezza di un’amministrazione, quantomeno approssimativa, ,chiamiamo i cittadini a riflettere e ad esprimere la propria opinione. 

Ci vediamo in piazza giovedì 11. Sarà possibile, per chi lo vorrà seguire l’evento in video conferenza accedendo al  seguente link: 

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