sabato 24 aprile 2021

Il futuro è troppo importante per consegnarlo agli indici di borsa.

 Luciano Granieri




Il PNRR questo sconosciuto. 

Consiglio dei ministri in corso per discutere la bozza del Recovery Fund che andrà in aula lunedì prossimo 26 aprile, per poi essere presentato all’Unione Europea ed iniziare  la negoziazione. 

La presentazione di un testo di 486 pagine in inglese (Dossier Franco), seguito da una semplificazione in italiano, che riportava in fotocopia l’elaborazione del precedente governo, ed infine la, pare, definitiva bozza di 300 cartelle, sono i documenti che hanno segnato il percorso di questo difficile parto.  In due giorni  tutto ciò dovrebbero  essere letto e recepito dai ministri. Tutto chiaro?  No. Ma tanto è già deciso. 

Esattamente cosa è deciso, nei dettagli, non è dato sapere. Ma c’è poco da fare gli schizzinosi, Draghi doveva fare e Draghi ha fatto, aiutato da fior di consulenti, quelli di Mc Kinsey, abili a consigliare come trarre smisurato profitto da ogni azione di sfruttamento economico.  Lunedì dunque, cari onorevoli, approvate zitti e buoni. 

Pure la quantità dei soldi è andata in altalena. Prima 201 miliardi, più i 37 del  Mes, a proposito che ne è del Mes? Poi 229, quindi 191,5 infine gli attuali 221,5 (191,5 quelli europei, più 30 di scostamento di bilancio, altro debito).

Oltre a coinvolgere la società di consulenza Mc Kinsey, sono state raccolte memorie ed effettuate audizioni fra i vari portatori d’interesse, dai sindacati fino alla Banca d’Italia, per recepire suggerimenti sul come utilizzare i soldi, a prestito e a fondo perduto, che l’Europa ci metterà a disposizione se faremo i bravi e rispetteremo tutte le leggi dell’austerity, uscita dalla porta della sospensione del patto di stabilità, ma rientrata dalla finestra dell’art.24, del regolamento del PNRR.  

Ciò che filtra dal  piano rivela  la presenza del  finanziamento della privatizzazione delle reti idriche  anche al sud, alla faccia di quei 26milioni di italiani che hanno votato per l’acqua pubblica, esiste poi la novità che fra i progetti compresi nella voce “Industria Sostenibile” entra il potenziamento della filiera aerospaziale e della difesa, in particolare si stanziano soldi per la “costruzione di piattaforme duali ad elevatissime prestazioni, con ridotto impatto ambientale, totale sicurezza cyber ed innovazione digitale” utili  ad  assembleare i cacciabombardieri multiruolo TEMPEST, i sottomarini U-212 NFS, nuovi cacciatorpedinieri e gli elicotteri FVL, “una sorta di F35 ad ala rotante” Va bene che siamo in guerra contro il Covid, ma così mi sembra francamente troppo!!!!  

Ovviamente è già pronta un’infornata di  29 commissari straordinari, pronti  a gestire 57 grandi opere pubbliche da realizzarsiin regime commissariale appunto, ossia senza particolari attenzione alle varie autorizzazioni e adempimenti di sicurezza. Mega interventi che, dietro la nobilissima causa della rivoluzione green, sfondano montagne, deturpano paesaggi, mangiano e sfruttano territorio aumentando  i profitti dei  soliti potentati finanziari . Niente di nuovo.  Ciò comunque chiarisce bene a quali, fra i portatori d’interesse convocati  è stato dato ascolto. 

Resta da dire che i risultati attesi sono importanti fra il 2024 ed i 2026 si prevede un aumento del Pil del 3,6% e diminuirà la disoccupazione di almeno 3 punti. In che modo ciò si realizzerà senza un piano di investimenti pubblici corposo - dove è lo Stato che decide il piano industriale in base agli interessi della collettività (anziché  finanziare i privati) -  e con  una legislazione  sul  lavoro che, trincerandosi dietro il mantra delle politiche attive, lascia inalterata la precarietà di massa, non è dato sapere, o meglio forse si sa. 

Infatti ciò che emerge con forza  dall'impostazione del  PNRR, è la falsa e reiterata   convinzione che il benessere del Paese e dei cittadini, si ottiene preservando e aumentando la capacità di profitto dei privati, i quali, bontà loro, riserveranno qualche briciola, se avanza,  del loro lauto pasto, anche ai poveracci. 

Questa ricetta  si è dimostrata da tempo immemore venefica per il benessere dell’umanità, aumentando le diseguaglianze, la povertà e l’ impossibilità di curarsi,  trasformando  la pandemia in una strage umanitaria. 

Nonostante l’evidenza storica, Draghi è stato incoronato proprio per piantonare i soldi europei in modo da indirizzarli verso coloro i quali assicurano l’aumento del Pil a danno  del benessere generale. 

Con lo scopo di ribellarsi a questo sistema economico, il cui fallimento è orma acclarato,  e contestare un PNRR deciso da tecnocrati, senza il coinvolgimento reale dei cittadini, e basato sul Dio Pil, una rete di associazioni e cittadini, raccolti nel movimento Società della Cura, il 26 aprile prossimo sarà in presidio fuori dal Parlamento, per ribadire il rifiuto di un Recovery Plan che amplifica le storture del liberismo imperante, e promuovere il Recovery PlanaET un piano   per un’altra idea di società, basata sulla cura delle persone, del territorio e delle risorse naturali. Chi vorrà aggiungersi sarà il benvenuto.

 

venerdì 23 aprile 2021

Terme Romane, le associazioni chiedono di incontrarsi con la Dottoressa Paola Refice Sopraintendente ABAP Frosinone Latina

 

 


Gent.ma D.ssa Paola Refice

Sopraintendente ABAP per le provincie di Frosinone e Latina

Presso Sabap Lazio

Piazza Angelo Celli n. 1

04100 LATINA


Valorizzare il patrimonio archeologico della Città Capoluogo

Abbiamo appreso dagli organi di informazione che il 9 aprile si è tenuta una conferenza stampa presso la Villa Comunale di Frosinone per presentare il valore ed il significato del ritrovamento archeologico denominato terme romane nei pressi del Fiume Cosa, località Ponte della Fontana. Ciò alla presenza del sindaco e degli amministratori della città. Ci dispiace molto prendere atto che né l’amministrazione comunale, né la sopraintendenza si è premurata di invitare l’associazionismo cittadino ad intervenire a tale conferenza.

Si premette che, dal 2011 ad oggi, l’associazionismo volontario della città capoluogo di Frosinone, guidato dalla locale consulta delle associazioni, è stato fortemente impegnato con una serie di iniziative pubbliche e di confronti istituzionali Per scongiurare la realizzazione in quel sito di un mostro di cemento denominato “Progetto Portici” e per salvaguardare e valorizzare tutto il sito archeologico, comprese le terme romane esistenti in esso nel territorio adiacente alla “Villa Comunale.” Le associazioni hanno anche promosso una proposta di delibera popolare al consiglio comunale, a norma di statuto, votata all’unanimità il 14 settembre 2011, con una serie di impegno assunti e mai attivati.

Concordiamo con la Sua valutazione in base alla quale il carattere pubblico del complesso termale, di cui il ritrovamento è parte, presuppone la presenza di un insediamento urbano esteso nel territorio del capoluogo. Infatti tutti i reperti archeologici ritrovati dagli anni ’60 fino ad oggi (teatro romano di Viale Roma , Tombe Volsche, Terme Romane, basolato di Via De Matthaeis, scavi effettuati nei pressi della Villa Comunale di cui non si trovano più le relazioni) confortano queste Sue affermazioni.

Le associazioni, perciò, sono fortemente interessate a conoscere il significato ed il valore storico e culturale di questi nuovi ritrovamenti e sono fortemente desiderosi di sapere qual iniziative possano essere messe in atto, in modo condiviso e partecipato, per valorizzare il nuovo rinvenimento e per avviare un progetto di ricerca nell’area enunciata. Si richiede, per tanto, un incontro con S.V. e con gli archeologi che hanno operato sul sito, alfine di avere una corretta informazione e uno scambio di idee teso alla costruzione di un percorso comune.

Tale incontro si può tenere nella sala convegni della Casa del Volontariato (CESV) di Frosinone in Via Pier Luigi da Palestrina nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.

In attesa di un cortese riscontro si porgono Cordiali Saluti.

Francesco Notarcola, Cittadinanzattiva Tribunale per la Difesa dei Diritti del Malato

Paolo Iafrate, Oltre l’Occidente

Riccardo Spaziani, Rigenesi

Luciano Granieri, Aut Frosinone, Osservatorio Peppino Impastato

Davide Toro, Frosinone Bella e Brutta

Fiore Silvestro, Società Operaia Mutuo Soccorso

Luciano Bracaglia, Salviamo il paesaggio

Paolo Ruggeri, Ci Vediamo in Provincia

Angelo Campagiorni pensionato Frosinone

La presente lettera sarà inviata lunedì 26 aprile con tutti i nomi di liberi cittadini e le associazioni che faranno pervenire la loro adesione entro le ore 22 di domenica 25 aprile. Si prega, per i cittadini, di specificare professione e luogo di residenza. Grazie!