domenica 26 agosto 2012

FASISTI

Luciano Granieri

Ebbene si siamo fascisti. Per Bersani   siamo fascisti. Mi ci metto anche io fra l’eletta schiera  indicata chiaramente ma, guardandosi bene dal  fare  i nomi , dal  segretario  Piddino, composta da Beppe Grillo, Il fatto Quotidiano e Di Pietro,  nonché quei blogger o commentatori in rete che non sono d’accordo con i riformisti di ferro, e lo esprimono anche con un linguaggio duro.  Per una volta mi trovo d’accordo con Di Pietro quando, in risposta a Bersani, sostiene che è il bue a dire cornuto all’asino. Ma la mia motivazione è diversa. E’ fascista chi demonizza il dissenso su un  pensiero unico che venera con cecità fideistica.  E che dire di Bersani il quale  sostiene e difende il pensiero unico liberista,  un devastante delirio che sta impoverendo e portando alla disperazione proprio quei ceti che si sentivano più rappresentati dal Pd e che oggi sono ancora più incazzati di e con  Bersani .  Quel pensiero unico è vangelo e nessuno può dissentire e se lo fa, anche in modo deciso, diventa  fautore di un populismo violento, tipicamente fascista .  Questa è l’idea di democrazia che ci propina Bersani.  Allora se è fascista denunciare i guasti che il pensiero unico sta producendo nel tessuto sociale del nostro Paese, se è fascista ribellarsi al fatto che trecentomila libri di inestimabile valore dall’Istituto  italiano per gli studi filosofici di Napoli vengano stipati a marcire in un capannone di Casoria, per  mancanza di fondi e poi i governanti del pensiero unico, che Bersani difende così strenuamente,   regalano centomiliardi di euro ai palazzinari delle grandi opere  per poter continuare a imbastire intrallazzi con la criminalità organizzata, allora noi siamo fascisti.  Ricordo però che un esecutivo    che distrugge il libero pensiero sicuramente non è fautore di libertà. E Bersani prima di dare del fascista a chicchessia, pensi che lui con il suo partito supportano e difendono un  governo che tra le altre cose distrugge i libri.

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