In
tempo di crisi, c’è chi non riesce ad arrivare a fine mese e chi, invece, fa
stampare banconote con la sua immagine e stappa champagne. La situazione è
insostenibile. È un vero e propriop schiaffo alla
crisi.
Il
discroso della Presidente Polverini in aula ha trasfgormato la vicenda da tragedia a a tragicommedia. È stato un
discoro forte, eclatante ma che non va
lalla radice del problema. I provvedimenti proposti sono solo di facciata.
Di fatto si taglia solo alla Presidenza del Consiglio e non alla Giunta. I
consulenti non vengono toccati. Certo, è un primo passo, ma non basta. A noi
sembra un’ennesima truffa.
Il
PDL ed il Centrodestra Laziale sono al capolinea, testimonianza ne sono le
continue liti intestine ed il blocco totale dell’azione amministraiva della
Consiglio e della Giunta Regionale,
investiti quotidianamente da scandali.
Come
Associazione crediamo fermamente nell’operato della magistratura ed aspettiamo
che la giustizia faccia il suo corso, ma al cospetto di questo ennesimo scandalo
chiediamo alla Presidente Polverini di agire immediatamente, non con operazioni
di facciata ma con azioi concrete. Quali?
Basta
dare risposta ad una domanda semplice. Come mai le imprese che hanno lavorato e
lavorano per conto della Regione Lazio sono da mesi in attesa dei soldi che
spettano loro senza ricevere un centesimo e si vedono costrette a mandare a casa
i lavoratori mentre i partiti hanno tutti i soldi che spettano loro pronta
cassa? I soldi ci sono o no? O ci sono
soolo per alcuni?
È
mai possibile che il Presidente del Cosiglio Regionale del Lazio, carica non
esecutiva, abbia 18 collaboratori personali mentre la Presidente, carica
esecutiva, ne ha solo 9? Al primo non basterebbero?
È
ora di intervenire al priù presto. Dopo i “tagli”, sono necessarie le dimissioni
della Presidente Polverini per dare voce al popolo e restituire alla Regione un
Consiglio che legiferi ed una Giuta che metta in atto provvedimenti e non che
sia costretta a rimediare a continui scadali.
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