Venerdì scorso 5 ottobre presso l’auditorium comunale di Via Grappelli a Frosinone, alcuni membri autorevoli del Pd cittadino e provinciale , (il consigliere comunale Massimo Parlanti, Il consigliere regionale Francesco Scalia, Il Dott.Paolo Bartolini, l’ex assessore al bilancio Stefania Martini e l’ex presidente del consiglio comunale Dott.Venturi) hanno voluto incontrare sindacati e lavoratori della Multiservizi di Frosinone per offrire un contributo politico alla risoluzione dei gravi problemi occupazionali degli addetti di questa società ormai posta in liquidazione. Alla fine del mandato della giunta Marini, dove il Pd era forza di maggioranza, l’iter per la salvaguardia occupazionale dell’organico in forza alla Multiservizi prevedeva la costituzione di una nuova società “IN HOUSE” “LA SERVIZI STRUMENTALI” . Questo nuovo soggetto avrebbe dovuto essere finanziato per 3milioni e 500mia euro dal comune di Frosinone e per 900mila euro dal comune di Alatri, ossia i due enti che con la provincia di Frosinone e la Regione Lazio erano già azionisti della Multiservizi. Nel piano messo a punto dal comune di Frosinone, la Multiservizi avrebbe dovuto cedere quei rami d’azienda, che sovraintendono ai soli servizi direttamente erogati ai comuni finanziatori, alla nuova società. Uno degli ultimi atti della giunta di centro sinistra, prima di passare la mano ai nuovi amministratori di segno opposto, fu quello di mettere a bilancio i 3milioni e 500mila euro per finanziare la Servizi Strumentali , che venne costituita con tanto di ratifica notarile. Dopodichè si rimaneva in attesa di un passaggio tecnico presso la regione Lazio che avrebbe dovuto assicurare ai lavoratori assorbiti dalla nuova società lo stesso tipo di ammortizzatori sociali che avevano nella Multiservizi. Tale passaggio non è mai avvenuto perché nel frattempo il comune di Frosinone, cambiato il sindaco (Ottaviani Pdl), chiedeva un rinvio dell’incontro. La novità era che la nuova giunta di centrodestra non aveva ,e non ha, la minima intenzione di usare quei tremilioni e mezzo di euro per ratificare la costituzione della SERVIZI STRUMENTALI, ma intende cedere a privati l’erogazione di quei servizi comunque necessari per la città. D’altra parte neanche il sindaco di Alatri (Morini Pd) di segno politico opposto ha intenzione di investire i 900mila euro necessari alla costituzione della nuova società preferendo anch’egli, pur non ammettendolo esplicitamente, privatizzare i servizi. Alla luce di questa situazione il consigliere Massimo Parlanti a nome del gruppo consiliare e di tutto il Pd ciociaro ha preso l’impegno di fronte ai lavoratori della Multiservizi, di esercitare pressione sulla giunta di Frosinone affinchè confermi a bilancio i soldi (3.500.000 euro) per finanziare la SERVIZI I STRUMENTALI ed eviti la privatizzazione dell’azienda in maniera da assicurare gli attuali livelli occupazionali. L’impegno del Pd ciociaro nei confronti di oltre 200 lavoratori è sicuramente da apprezzare, ma la vera morale che si trae da questa vicenda è che nessun gruppo politico intende impegnarsi per ciò che realmente assicurerebbe un’occupazione stabile ai lavoratori della Multiservizi, oltre che un cospicuo risparmio per gli enti: L’assunzione diretta e la stabilizzazione dell’organico. Lo stesso Dott. Paolo Bartolini iscritto al Pd, ma anche consulente amministrativo della nuova società, ha ammesso che l’assunzione diretta consentirebbe al comune, che comunque ha necessità di quegli operatori, di risparmiare un bel po’ di denari. Il risparmio si realizzerebbe tagliando le spese per l’Iva e per il mantenimento di elefantiaci consigli di amministrazione forieri di sprechi quando non addirittura di malaffare, vedi la Multiservizi di Reggio Calabria, le cui infiltrazioni mafiose sono state una delle cause del commissariamento del comune. Ma ,sempre secondo il Dott. Bartolini, la Corte dei Conti , richiamando il patto di stabilità, non consentirebbe l’assunzione diretta perché l’aggravio dei costi per la gestione dell’organico aumenterebbe. In realtà nella famosa relazione della Corte dei Conti, dove si consigliava la chiusura immediata, non della Multiservizi posta in liquidazione, ma della Società Aeroporto di Frosinone oggi ancora in attività come idrovora di denari pubblici, il giudizio sula questione “assunzione diretta” era più articolato. Facendo riferimento a quanto predisposto in altri enti, se si pongono in relazione le voci di bilancio relative all’aumento dei costi per l’assunzione di ulteriore personale , con la diminuzione delle spese derivate dalla dismissione della corrispondente società in house il risparmio risulta evidente, dunque non vi sarebbe alcun impedimento ad assumere altri addetti. Non è altresì vero, come sostengono altri, qualora lo scoglio contabile venisse superato, che non sarebbe possibile stabilizzare i lavoratori Multiservizi, perché il comune in vista di nuove assunzioni dovrebbe indire un concorso pubblico aperto a tutti. Infatti l’attuale organico, quello che realmente presta la sua opera alla cittadinanza, è stato già assunto a mezzo selezione all’epoca della costituzione della Spa nel 1998, e comunque, andando sul concreto, quale lavoratore potrebbe essere più efficiente di un addetto che svolge il suo lavoro da quindici anni? Quello che più ci amareggia è che vengono usati artifici tecnici, complicate prescrizioni economiche per prendere in giro i lavoratori. Il comune di Frosinone sostiene che a causa della spending review non può destinare i 3milioni e mezzo di euro per la Multiservizi o quel che sarà, Il comune di Alatri sostiene che non è possibile la cessione del ramo d’azienda senza che prima venga risolta la soluzione debitoria della vecchia società, Il Pd di Frosinone sostiene che il patto di stabilità consente la costituzione della nuova società In House, ma non l’assunzione diretta. La Corte dei Conti invece, il VERO E UNICO organismo tecnico sostiene che la stabilizzazione oltre che possibile sarebbe anche auspicabile per i risparmi che procurerebbe. Dunque la questione è tutta politica. Il gruppo consiliare del Pd, quindi, per non alimentare il sospetto di usare i lavoratori allo scopo di mostrare un piglio deciso solo in apparenza nell’opporsi all’attuale giunta, s’impegni a fare in modo che tutti i lavoratori della Multiservizi vengano assunti direttamente, senza altri passaggi complicati e perversi attraverso società in house che garantiscono lauti guadagni ai dirigenti, per lo più di nomina politica, e riservano ai lavoratori, ulteriore precarietà e incertezza nel futuro.
Nei video.
L’Intervento del consigliere comunale Dott.Parlani, del consulente finanziario, nonché iscritto al Pd. Dott. Paolo Bartolini, di Severo Lutrario USB e Paolo Iafrate COBAS e dipendente Multiservizi.
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