RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO, RAGGIO
VERDE
UNIONE GIOVANI INDIPENDENTI, MAMME
COLLEFERRO
Le associazioni Rete per la
Tutela della Valle del Sacco, Raggio Verde, Unione Giovani Indipendenti, Mamme
Colleferro esprimono sconcerto per la proposta di Regolamento del Ministero
dell’Ambiente che consentirebbe ai cementifici di utilizzare Combustibili Solidi
Secondari per meglio dire rifiuti speciali, in parziale sostituzione dei
combustibili fossili tradizionali, senza sottoporsi ad alcuna procedura di
autorizzazione particolare.
Il Regolamento in questione
vorrebbe introdurre il principio secondo cui l’utilizzazione per i cementifici
di tale combustibile costituirebbe a “scatola chiusa” una “modifica non
sostanziale”, anziché come avviene attualmente, una modifica da assoggettare ad
una valutazione di impatto ambientale ed eventualmente a valutazione ambientale
strategica.
Ma che si tratti di “modifica non
sostanziale” è solo un’idea del Ministro Clini che non trova riscontro con
quanto previsto dagli articoli 20 e 54 della direttiva 2010/75 dell’Unione
Europea, sulle emissioni industriali, che doveva essere adottata dagli
stati membri entro il 7 gennaio 2013.
Anche l’Ufficio Europeo
dell’Ambiente ha espresso preoccupazione in una comunicazione del 5 Novembre
2012 per quella che dovrebbe divenire la nuova legislazione italiana in materia
di modifiche nei cementifici, stigmatizzando in particolare il danno
all’ambiente che può derivare dal fatto che queste attività industriali sono
soggette a controlli più blandi rispetto agli inceneritori con particolare
riferimento alle emissioni da metalli pesanti ed inquinanti organici.
La “preoccupazione” di Clini è
invece quella di spostare i rifiuti dalle discariche, come risulta evidente
dalla relazione illustrativa al regolamento proposto. Ma spostare lo smaltimento
dei rifiuti dalle discariche agli inceneritori ed ai cementifici significa
ribadire il concetto di non voler rispettare quanto previsto dalla direttiva
2008/98 sulla gerarchia dei rifiuti, atteso che il recupero energetico dei
rifiuti è appena sopra nella graduatoria, allo smaltimento dei rifiuti in
discarica.
Le associazioni si stanno
mobilitando, in vista della “contemporanea” richiesta di Italcementi Colleferro
di anticipare la decisione del Governo e presentare un progetto in linea con il
decreto e con l’intenzione di incenerire fluff, materie plastiche, pneumatici a
fine vita e fanghi biologici essiccati in un contesto decisamente
compromesso.
E’ nostra intenzione richiamare
l’attenzione al problema ai parlamentari alla Camera sul regolamento che si
discuterà in aula l’11 febbraio, dopo che lo stesso è passato indenne al vaglio
della 13a Commissione Permanente del Senato il 16 gennaio, in pochi minuti,
senza alcun intervento in discussione e con la presenza come senatori di ex
esponenti di spicco dell’associazionismo ambientale nazionale dai quali non ci
saremmo aspettati una sufficienza tale.
E’ altresì nostra intenzione
presentare una petizione europea sulle intenzioni del Governo Italiano per
l’ennesimo regalo alle lobby industriali, vedi ultime emanazioni in merito, in
spregio alle sicure ricadute in termini ambientali, sanitarie e di conseguenza
economiche, e in netto contrasto con le Direttive promulgate dalla Comunità
Europea.
Colleferro-Roma, 28 gennaio 2013
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