giovedì 9 gennaio 2014

Piaggio Aero 540 Lavoratori fuori

Associazione ControCorrente

BURLANDO, SE CI SEI BATTI UN COLPO…
Dopo l’annuncio di ieri – 540 lavoratori messi fuori dalla porta, di cui 165 esuberi strutturali – ci si sarebbe aspettati un’immediata reazione da parte di Burlando e Doria. Gli impegni presi dalla Piaggio con l’Accordo di Programma del 2008 – mantenimento dell’occupazione, rinuncia alle esternalizzazioni, nuovi investimenti su Genova – vengono cancellati con un colpo di spugna, cosa che peraltro si era capita già a dicembre. Dopo il caso Ericsson è già la seconda volta che gruppi stranieri arrivano, prendono aiuti di Stato, finanziari e non, e lasciano a casa centinaia di lavoratori, cornuti e mazziati, perché i soldi regalati a Ericsson o a Tata vengono prelevati dalle loro tasche. Ci saremmo aspettati un’immediata reazione da parte di Comune e Regione. Invece nulla. L’Accordo di Programma prevede procedure disciplinari e sanzioni per i soggetti inadempienti. Cioè che gli impegni sottoscritti debbano essere realizzati comunque, a spese loro. Bisognava muoversi già a dicembre. Cosa aspettano? Perché un normale cittadino che lavora deve rispettare le regole e una multinazionale può fare allegramente i suoi comodi? D’altra parte le vicende di questi anni, da Fincantieri all’ILVA ad AMT, dimostrano che la politica si accorge dei lavoratori solo se bloccano strade, ferrovie, aeroporti, se invadono il Palazzo e paralizzano la città. La lotta è l’unica via percorribile. Il resto è un’illusione.
Chi prende soldi pubblici deve risponderne ai lavoratori e alla città.
Chi riceve agevolazioni, che hanno un costo, altrettanto.
Regione e Comune devono decidere con chi stanno.
Se stanno coi lavoratori attivino le procedure previste dall’Accordo
e dicano che o Piaggio ritira tutto o l’operazione Villanova salta.
Se stanno con l’Azienda lo dicano chiaramente.
I lavoratori sapranno cosa fare.

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