Esequie solenni a Kossiga...noi ricordiamo i funerali dei nostri compagni, come Valerio Verbano con i lacrimogeni tra le lapidi.
Facce contrite, onori solenni, all’exsuperministro di Polizia Francesco KoSSiga, mentre ministri e “gente perbene” fa la fila alla sua camera ardente.
Poi un bel volo di stato e onori militari nella sua “amata “Sardegna, ritornando nei luoghi dove Gladio aveva i campi di addestramento.
C’è anche il vescovo che ricorda l’amicizia col Santo Padre e la fede cattolicissima che ha sempre sorretto questo servitore dello Stato che riceve così il beneplacito dal Vaticano per un posto riservato nel Paradiso degli “ingiusti”.
Un’aria ben diversa quella che riservò invece quel KoSSiga ai funerali dei compagni morti ammazzati, da sbirri, in divisa o in incognito, da prezzolati fascisti e mafiosi massoni , con le sue leggi di polizia che fecero scuola e resero anche l’aria dei cimiteri irrespirabile ,nella nostra Italia, anche quando lui si era formalmente
dimesso dall’incarico.
Ricordiamo tra tutti il funerale di Valerio Verbano ammazzato dai fascisti a Roma nel 1980.
Nessuna pietà è quella che ebbero quel giorno poliziotti e carabinieri che assaltarono il corteo funebre, che spararono i lacrimogeni nel cimitero, che costrinsero compagni e compagne a nascondersi dietro lapidi e cipressi quasi a costringerli a mimare il loro prossimo funereo destino se non si arrendevano…poi la fuga attraverso un cancello lasciato libero…ancora caccia all’uomo…si sparò dai blindati e dalle finestre del commissariato San Lorenzo…il poliziotto, immortalato nelle pagine di Lotta Continua del giorno dopo, che rideva soddisfatto con la canna del suo mitra fumante come un cacciatore appostato dopo aver fatto
fuori un paio di quaglie…
La libertà di agire, con la ferocia di Achille che fa scempio del corpo di Ettore, l’avevano avuta proprio nell’aprile di tre anni prima , nel 1977 quando Kossiga in Parlamento ebbe, con l’avvallo del PCI, mano
libera con le sue super-leggi di polizia.
Archivio Storico Benedetto Petrone
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