Per girare questo video è bastato semplicemente affacciarsi alla finestra di casa mia in Via Vado del Tufo, 83 a Frosinone. Non serve darsi la pena di cercare per scovare questi scenari. Essi si ritrovano nella maggior parte dei cantieri che sorgono in città, in provincia, nella regione, insomma in tutta Italia. Sono testimonianza dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Qui la vita non ha valore rispetto al profitto. Stime recenti riportano un calo delle morti sul lavoro negli ultimi due anni. Il dato è certamente reale ma non tiene conto che la grave crisi occupazionale ha prodotto un aumento dei lavoratori in nero ed extracomunitari all’interno dei cantieri. Lavoratori invisibile la cui morte non denunciata è altrettanto invisibile e non entra nelle statistiche. Inoltre l’attuale governo Berlusconi ha abolito il Testo unico sulla sicurezza (legge 123 approvata il 3 agosto 2007) che aveva dato buoni frutti: riduzione del numero di incidenti, più controlli e pene pesanti e fattive nei confronti dei datori di lavoro che sfruttavano lavoro nero e non facevano rispettare le norme di sicurezza. Questo ulteriore regalo che il governo dei padroni ha fatto ai padroni ha legalizzato l’avidità di chi in nome del profitto non esita ad uccidere.
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