di Luciano Granieri
Questo terzo video dedicato al concerto che Miles Davis tenne nel 1969 al teatro Sistina di Roma chiude la serie dedicata da AUT a questo evento. Dopo, This, I FALL IN LOVE TOO EASLY , proponiamo il brano Directions. Un pezzo che secondo noi chiude degnamente questo contributo. Con un Davis che mostra appieno la vena che lo animava in quel magico periodo di costruzione del Jazzrock d’avanguardia. Jack De Johnnette-batteria, Chic Corea-piano elettrico, Dave Holland-contrabbasso, e Wayne Shorter al tenore, in questo frangente, non sono da meno. Il brano inizia con una sola misura di citazione del tema, per poi proseguire con le improvvisazioni. Qui Davis e De Johnnette danno vita ad una sfolgorante performance. Sulla base di un giro costante del contrabbasso di Holland che incrocia una struttura armonica determinata da particolari arpeggi di Corea con il piano elettrico, Miles sfodera un assolo incredibile eseguito su toni alti, inconsueti per il suo linguaggio, fraseggi agili, velocissimi si susseguono senza un attimo di respiro. La stessa frenetica vena improvvisativa che si ritrova nei brani di Four and More, l’album che raccoglie i pezzi veloci eseguiti nel concerto tenuto alla Philarmonic Hall nel 1964 con il quintetto storico (Shorter, Cartrer,Williams,Hancock) . Sempre di quel concerto la Columbia pubblicò tutte le ballads nell’LP My funny Valentine. Ma torniamo a Roma. Alle incredibili evoluzioni di Davis si affianca lo spettacolare contributo di De Johnette che si profonde in un’imporvvisazione parallela. Con un drumming fiammeggiante tecnicamente inarrivabile carico di controtempi, rullate veloci. De Johnette diventa protagonista quanto Miles in questa spettacolare performance. A seguire subentra Shorter con un’improvvisazione fatta di arpeggi taglienti e brevi. Corea conclude il tutto con una assolo che tende a rallentare i ritmi e porta il brano su una dimensione meno frenetica, più ipnotica. Come detto questo video conclude la serie dedicata al concerto di Roma ma conclude anche la serie di post dedicati alla creazione del un nuovo stile; il Jazzrock d’avanguiardia. In questo contesto infatti si inserisce anche il contributo diretto di BILLY COBHAM , un protagonista di quella rivoluzione che noi abbiamo ripreso durante il suo concerto di Alatri e che mostra quale sia oggi l’evoluzione di questa musica. Un’evoluzione che forse ha perso quell’aurea di avanguardia e riflessi socio politici ma che mantiene intatti tutti gli elevati contenuti tecnici ed espressivi. Buona visione e al prossimo “CONCERTO AL QUALE AVREI VOLUTO ASSISTERE.
Questo terzo video dedicato al concerto che Miles Davis tenne nel 1969 al teatro Sistina di Roma chiude la serie dedicata da AUT a questo evento. Dopo, This, I FALL IN LOVE TOO EASLY , proponiamo il brano Directions. Un pezzo che secondo noi chiude degnamente questo contributo. Con un Davis che mostra appieno la vena che lo animava in quel magico periodo di costruzione del Jazzrock d’avanguardia. Jack De Johnnette-batteria, Chic Corea-piano elettrico, Dave Holland-contrabbasso, e Wayne Shorter al tenore, in questo frangente, non sono da meno. Il brano inizia con una sola misura di citazione del tema, per poi proseguire con le improvvisazioni. Qui Davis e De Johnnette danno vita ad una sfolgorante performance. Sulla base di un giro costante del contrabbasso di Holland che incrocia una struttura armonica determinata da particolari arpeggi di Corea con il piano elettrico, Miles sfodera un assolo incredibile eseguito su toni alti, inconsueti per il suo linguaggio, fraseggi agili, velocissimi si susseguono senza un attimo di respiro. La stessa frenetica vena improvvisativa che si ritrova nei brani di Four and More, l’album che raccoglie i pezzi veloci eseguiti nel concerto tenuto alla Philarmonic Hall nel 1964 con il quintetto storico (Shorter, Cartrer,Williams,Hancock) . Sempre di quel concerto la Columbia pubblicò tutte le ballads nell’LP My funny Valentine. Ma torniamo a Roma. Alle incredibili evoluzioni di Davis si affianca lo spettacolare contributo di De Johnette che si profonde in un’imporvvisazione parallela. Con un drumming fiammeggiante tecnicamente inarrivabile carico di controtempi, rullate veloci. De Johnette diventa protagonista quanto Miles in questa spettacolare performance. A seguire subentra Shorter con un’improvvisazione fatta di arpeggi taglienti e brevi. Corea conclude il tutto con una assolo che tende a rallentare i ritmi e porta il brano su una dimensione meno frenetica, più ipnotica. Come detto questo video conclude la serie dedicata al concerto di Roma ma conclude anche la serie di post dedicati alla creazione del un nuovo stile; il Jazzrock d’avanguiardia. In questo contesto infatti si inserisce anche il contributo diretto di BILLY COBHAM , un protagonista di quella rivoluzione che noi abbiamo ripreso durante il suo concerto di Alatri e che mostra quale sia oggi l’evoluzione di questa musica. Un’evoluzione che forse ha perso quell’aurea di avanguardia e riflessi socio politici ma che mantiene intatti tutti gli elevati contenuti tecnici ed espressivi. Buona visione e al prossimo “CONCERTO AL QUALE AVREI VOLUTO ASSISTERE.
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