venerdì 6 agosto 2010

“Perchè Polverini non pubblica il regolamento dell’ABECOL? - da Peduzzi e Nobile (FDS)

LOTTA ALLE MAFIE



Con un’interrogazione proposta dal gruppo della Federazione della Sinistra, i capigruppo dell’opposizione in Consiglio Regionale hanno chiesto conto alla presidente Polverini della mancata pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio del Regolamento di organizzazione dell’Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali nel Lazio (ABECOL).
“Il regolamento, ad oltre quattro mesi dalla sua approvazione, - denunciano Peduzzi e Nobile, capogruppo e consigliere della Federazione della Sinistra alla Regione - non è ancora stato emanato dalla Presidente, nonostante sia un atto dovuto, normalmente svolto in una quindicina di giorni”.
“La mancata pubblicazione del regolamento – proseguono – potrebbe costringere la Regione a restituire i primi beni confiscati che le sono stati assegnati, impedisce di attivare sia il fondo regionale per l’estinzione delle ipoteche sui beni sottratti alle mafie sia il fondo di garanzia per l’uso sociale di questi, inoltre ritarda l’emanazione del bando per l’uso sociale dei beni confiscati”.
“Ci auguriamo – continuano – che sia solo una dimenticanza e che la Presidente provveda immediatamente a rimediare. Se invece e’ stata mal consigliata, invitiamo la presidente a verificare le vere intenzioni dei suoi consiglieri. In ogni caso dobbiamo, purtroppo, registrare nuovamente una scarsa attenzione della Polverini per la lotta alle mafie che sono ormai saldamente insediate nella nostra regione. A dimostrarlo i numerosi sequestri e arresti avvenuti nel Lazio solo nell’ultimo mese”.
Nel Lazio risultavano confiscati al 31 dicembre 2009, 363 beni immobili e 101 aziende situate in 44 comuni, dati che collocano la regione al sesto posto in Italia per i beni immobili e al quarto posto per le aziende sottratte alle mafie. Tra i beni sequestrati figura anche il famoso Caffè de Paris di via Veneto.
L’ABECOL e’ stato istituito con voto unanime dal Consiglio regionale lo scorso ottobre, con il compito di promuovere la  gestione e assegnazione dei beni confiscati, anche a seguito del protocollo d’intesa con il commissario straordinario per i beni confiscati e anticipando la formazione della analoga Agenzia Nazionale. 

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