giovedì 7 ottobre 2010

Tutti noi stiamo ancora con Abdallah

Jesse Bacon,
Jewish Voice for Peace




Dear Luciano,
What would you do if soldiers came to take your land away? Would you be brave enough to stand up to them, with your family in harm's way? What if a soldier pointed a gun at your daughter? Would you be able to push it away, and not pick up a gun yourself?

Perhaps if you had the courage of Abdallah Abu Rahmah. And yet, his courage is not unique. It is shared by the great majority of Palestinians, who commit larger and smaller actions of nonviolent resistance to the occupation with dignity and steadfast determination every day of their lives.
Abdallah Abu Rahmah helped to organize that resistance into weekly protests, capturing the attention of the world. He has hosted a group of Nobel Laureates and other international leaders known as The Elders, pictured here paying their respects to Abdallah's cousin, Bassem, who was killed by the Israeli army last year in one of these protests.
The Israeli authorities want to make an example out of Abdallah. In August, he was unfairly convicted of organizing illegal marches and of incitement and now awaits sentencing. The prosecution has demanded that Abu Rahmah be sent to prison for a period exceeding two years, stating that a harsh sentence is required to serve as deterrence to others who may follow in his footsteps.
We follow in his footsteps, as do many others. Across the globe thousands of people have written and called their governments with a simple message: Abdallah Abu Rahmah has committed no crime, and we demand his freedom!

We who draw inspiration from his actions must speak now. Now is the time to raise our voices and ensure that Abdallah Abu Rahmah is free to organize and advocate for the rights of his community. We stand with Abdallah.

Israel must realize that leaders like Abdallah offer the best hope for a just peace for Israelis and Palestinians alike. We need to tell our governments to use their influence with Israel to free Abdallah Abu Rahmah.

In solidarity,
Jesse Bacon,
Jewish Voice for Peace


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Cosa faresti se i soldati venissero a portarti  via la tua   terra. Avresti il coraggio di resistergli con la tua famiglia in pericolo? Cosa faresti se un soldato puntasse un’arma contro tua figlia. Saresti in grado di spingerlo via e non impugnare una pistola tu stesso? Forse.  Se avessi avuto il coraggio di Abdallah Abu Rahmah. Inoltre il suo coraggio non è unico ma è condiviso dalla maggior parte dei palestinesi che commettono azioni grandi e piccole di resistenza non violenta all’occupazione con dignità e determinazione costante ogni giorno della loro vita. Abdallah Abu Rahmah si è speso per organizzare tale resistenza nel corso delle proteste settimanali catturando l’attenzione del mondo intero. Ha ospitato un gruppo di premi Nobel e leaders internazionali  (vedi la foto nel testo in inglese) conosciuti come gli Anziani a conferire  il loro rispetto al cugino di Abdullah, Bassem,  che fu ucciso dall’esercito israeliano l’anno scorso in una di queste proteste. Le autorità israeliane vogliono fare  di  Abdallah un esempio. Nell’agosto scorso è stato condannato per l’organizzazione di marce illegali e di incitamenteo alla protesta e ora attende la condanna. L’accusa ha chiesto che Abu Rahmah venga spedito in prigione per un periodo superiore ai due anni affermando che una pena dura potrà  servire da deterrente per altri che volessero seguire le sue orme. Noi seguamo le sue orme assieme a molti altri. Attraverso il mondo , migliaia di persone hanno scritto e si sono appellati ai loro governi con un semplice messaggio:  Abdallah Abu Rahmah non ha commesso alcun crimine e noi chiediamo la sua libertà. Noi che traiamo ispirazione dalle sue azioni dobbiamo parlare adesso. Ora è il momento si alzare la voce per fare in modo che Abdallah Abu Rahmah possa liberamente organizzare e sostenere i diritti della sua comunità. Noi stiamo con  Abdallah.
Israele deve capire che leader come Abdallah offrono la migliore speranza per una pace giusta per israeliani e palestinesi. Dobbiamo dire ai nostri governi a usare la loro influenza con Israele per liberare Abdallah Abu Rahma.

Con solidarietà


Jesse Bacon,
Jewish Voice for Peace.



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