Per dire no al nuovo piano provinciale scuola ordito dall’assessore alla pubblica istruzione Gianluca Quadrini - su mandato della ministra Gelmini - ai danni di studenti, insegnanti, personale ATA, genitori, e in generale ai danni di un istruzione libera e uguale per tutti LA SCUOLA DELLA PROVINCIA DI FROSINONE TORNA IN PIAZZA LUNEDI’ 29 NOVEMBRE. L’appuntamento è alle ore 18,00 a piazza San Tommaso D’Aquino. Dopo aver appreso delle decisioni cervellotiche della giunta provinciale secondo cui si mette insieme in un unico polo istituti con percorsi didattici totalmente diversi fra di loro come il Liceo Artistico, “Anton Giulio Bragaglia” con L’Istituto Professionale per l’industria e l’artigianato “Galileo Galilei” i quali hanno in comune solo la condivisone dell’edificio, ci rendiamo conto che l’assessore Quadrini non ha neanche bene in mente i dettami della riforma Gelmini. Questa obbliga ad accorpare licei con i licei, istitui professionali con istituti professionali. Al di là dell’amara constatazione che la sindrome Gasparri - per cui le leggi che si scrivono, o si applicano, neanche si leggono- colpisce anche nella nostra Provincia, ci preme sottolineare che i tagli all’istruzione pubblica sono incompatibili con uno stato che voglia dirsi civile. LA NECESSITA’ DI TORNARE IN PIAZZA DOPO LA MANIFESTAZIONE del settembre scorso è dunque IMPELLENTE E IMPRESCINDIBILE. Invitiamo tutti a manifestare, domani 29 novembre affianco dell’Italia dei Valori e del Circolo Saprtacus “di Rifondazione Comunista di Frosinone” per la difesa di un’istruzione di qualità e nella disponibilità di tutti.
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