martedì 4 gennaio 2011

La Giunta Regionale approva il piani scolastico provinciale

di Luciano Granieri



Il 31 dicembre la giunta regionale del Lazio ha deciso all’unaninimità di accogliere come “parte integrante della delibera” sul Piano Regionale di Dimensionamento delle Istituzioni scolastiche anno scolastico 2011/2012,  le proposte di riorganizzazione formulate dalle Province (dunque anche dalla provincia di Frosinone) “considerate adeguate all’offerta formativa complessiva del Lazio  ed alle richieste dell’utenza” (testuale). Ricevuta la benedizione della giunta la delibera passerà al vaglio del consiglio il prossimo 11 gennaio per la definitiva approvazione. QUINDI AD OGGI IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE SCOLASTICO NON E’ ANCORA LEGGE. Sicuramente lo diverrà perché non vediamo come possa essere bocciato dal consiglio, a meno che qualcuno della maggioranza non impazzisca. Analizzando le conclusioni dalla  giunta vorremmo soffermarci su quel “considerate adeguate all’offerta formativa complessiva del Lazio  ed alle richieste dell’utenza” .  Cosa ne sanno l’assessore regionale all’istruzione Sentinelli ed il suo omologo Provinciale Quadrini delle richieste dell’utenza?  Lo hanno sentito il parere dell’utenza?  Hanno girato per le scuole a registrare  gli umori degli utenti a seguito di queste disgraziate decisioni?  Probabilmente no perché avrebbero rischiato di essere insultati dai molti utenti ben consapevoli che, a seguito della riforma, diventeranno intuenti . Qualche chiarimento in merito ce lo offre lo stesso Quadrini nel suo intervento di ringraziamento all’assessore regionale Sentinelli  pubblicato sul sito dimmidipiù, la versione on line del quotidiano "La Provincia".  Intanto scopriamo che l’istituto Bragaglia non è più un liceo artistico. Viene declassato a generico Istituto di Istruzione superiore per cui, in base alla norma del decreto Gelmini sul riordino degli istituti d’arte, può essere accorpato all’Ipia Galileo Galilei  (istituto professionale) PUR PRESERVANDO LA SUA IDENTITA’ (sic),  notiamo anche che con l’appellativo di Istituto di Istruzione Superiore si indica tutto e niente. Anche il San Benedetto di Cassino è un Istituto di Istruzione superiore  come l’ex liceo artistico Bragaglia,  ma si occupa di agraria un indirizzo che c’entra come cavoli a merenda con l’arte. Ma l’aspetto più interessante riguarda gli utenti di Alvito. L’assessore Quadrini spiega Ad  Alvito, considerando anche la vocazione più agricola della Valle di  Comino, verrà istituito l’Omnicomprensivo San Nicola con identità a  se che va dall’infanzia alla scuola superiore. Finalmente la Valle di  Comino avrà una sua scuola superiore autonoma con connotazione ben  precisa a vocazione agricola che svilupperà quest’indirizzo in quella  zona”. Dunque gli utenti di Alvito hanno già il destino segnato: diventeranno tutti contadini. Infatti nel programma di apprendimento della sezione primaria dell’omnicomprensivo i bambini -utenti frequenteranno il corsi di zappetta primo e secondo livello, apprenderanno come si usa l’innaffiatoio detto anche “temperature” nel dialetto  del posto, anziché quaderni e matite gli alunni-utenti saranno dotati, dai genitori-utenti, di paletta e rastrello. L’omnicomprensivo San Nicola,  nella sezione di scuola secondaria, propone un’offerta formativa in cui è possibile scegliere la specializzazione "sull’approfondimento dell’utilizzo della vanga: teoria pratica e storia evolutiva dalla zappa alla vanga"   o il corso speciale di “Appagliamento degli Iench” ,ovvero, fornitura  di consono cibo agli  animali da allevamento. I professori - utenti, non importa di quale materia siano stati divulgatori, dovranno  frequentare dei corsi di formazione tenuti dall’istituto privato parificato   “Recupero delle braccia tolte all’agricoltura” sono esclusi  gli insegnanti di religione che anzi avranno diritto ad un aumento di stipendio. Valutando il  disastro operato dalla riforma Gelmini sulla scuola pubblica consigliamo alla stessa Gelmini, al ministro Tremonti, agli assessori Quadrini e Sentinelli di frequentare anche loro i corsi dell’istituto “Recupero delle braccia tolte all’agricoltura”.

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