sabato 19 marzo 2011

Lo Stato stupra: Fermiamoli!

da  Assemblea Contro la Repressione .


 L’incontro trasversale del 15 Marzo fra compagni,compagne, soggetti critici di diverse aree, è stato il trampolino di lancio per una campagna di mobilitazione collettiva contro gli abusi perpetrati dalle Forze dell’Ordine nelle nostre strade, nei nostri quartieri, ai danni delle donne, degli uomini, dei figli del popolo. Dopo lo stupro di una giovane donna avvenuto il 23 Febbraio da parte di alcuni carabinieri all’interno della caserma del Quadraro, a Roma, non ci accontentiamo delle frottole sulle “mele marce”! Le vicende Cucchi, Aldrovandi, Bianzino, Sandri, Lonzi ecc. e innumerevoli casi di cui neppure si sa nulla, parlano chiaro. Di fronte a fatti come quelli della caserma del Quadraro non siamo di fronte a poche “mele marce” come si è affrettato a dire il fascista Alemanno.

Nelle forze dell’ordine gli abusi, le violenze gratuite e le brutalità sono una prassi diffusa quanto impunita, tollerata e protetta. Per questo chiediamo che vengano resi pubblici i nomi degli stupratori, per questo esigiamo che nulla resti impunito: chi ha sbagliato deve pagare!

Le istituzioni tutte, il Comune, i Municipi, le stesse forze dell’ordine e i sindacati di polizia devono attivarsi per fare piazza pulita degli aguzzini in divisa. Il silenzio e l’inerzia di fronte a simili fatti equivalgono a connivenza e protezione per gli stupratori in divisa.

Questo nostro appello, per l’appunto, nasce dalla volontà di “accendere i riflettori” dentro le Caserme e le Questure del nostro Paese dove spesso vengono commessi abusi ed ingiustizie. Vogliamo che finisca definitivamente l’impunità che copre le Forze dell’Ordine e che non avvengano mai più quegli  insabbiamenti giudiziari  che non fanno altro che tutelare dei veri e propri criminali solo perché indossano una divisa. Saremo sempre dalla parte del popolo, dei lavoratori, degli esclusi di una società sempre più ipocrita e repressa, in cui, con la scusa dell’ “Ordine  Pubblico” e della “Sicurezza”, i lacchè  dello Stato compiono quotidianamente violenze fisiche che ci portano indietro con la mente, al ventennio fascista.
Solo denunciando pubblicamente questi assurdi avvenimenti, solo usando la strategia della controinformazione, solo con la lotta e la mobilitazione popolare possiamo fare in modo che certe ingiustizie non avvengano più. Facciamogli sentire il fiato sul collo, liberiamo le nostre città.

FACCIAMO FRONTE COMUNE CONTRO LA REPRESSIONE!

AD UN MESE ESATTO DALLO STUPRO
MERCOLEDI 23 MARZO ORE 19
METRO “A” PORTA FURBA (QUADRARO)
FIACCOLATA CONTRO GLI ABUSI:
LO STATO STUPRA,
(CHI SARA’ IL PROSSIMO?)
FERMIAMOLI!!!

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