martedì 10 maggio 2011

Accerchiamo gli "ACCATTONI" di Confindustria

Luciano Granieri



I poteri forti sono assediati. Lo dimostra quanto è accaduto a Bergamo, dove i padroni si erano riuniti  sabato scorso a sparare cazzate. Dire che l’Italia ha bisogno di crescere e nello stesso tempo continuare a togliere soldi dalle tasche dei lavoratori  è una cazzata. O basta che a crescere siano i  conti in banca dei signori padroni a capo di multinazionali, grandi fruitori di capitali pubblici da giocarsi in borsa in barba ai lavoratori? O ancora si misura la crescita  in funzione dell’arricchimento di manager tagliatori di teste che si spartiscono cospicui  dividendi  e milionarie liquidazioni dopo aver fatto danni e continuare a fare danni da un’azienda all’altra?  I comunisti (Rifondazione Carc e Alternativa Comunista) del nord Italia  hanno detto. BASTA. HANNO MANIFESTATO PRESSO IL LUOGO  DOVE SI SVOLGEVA LA RIUNIONE DEGLI ACCATTONI. Ovviamente sono stati tenuti a debita a distanza dalle forze dell’ordine perché è da delinquenti  disturbare Marcegaglia e soci mentre studiano altre ricette...”purga”  ai danni dei lavoratori. Signori i VERI DELINQUENTI STAVANO DENTRO , si sono permessi di applaudire   Harald Espenhahn,l’amministratore delegato di Thyssenkrupp Italia condannato a 16 anni e mezzo per la morte dei sette operai nell’acciaieria di Torino nel dicembre 2007. Il cinismo capitalista non ha più limiti. E’ ora che si esiga una società senza senza questi loschi figuri.  Bene hanno fatto i compagni del nord a protestare. 




Foto: Mapi Trevisani
Musica "Il tempo della crisi" Modena City Ramblers
Editing: Luc Girello

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