Ci risiamo. Con l’arrivo della stagione estiva si intensifica la frenesia della società Aeroporto di Frosinone. Già due anni fa il 4 agosto del 2009 , alla chetichella, venne pubblicata da parte del consorzio ASI sul quotidiano “il messaggero” la lista delle proprietà a rischio di esproprio perchè site in quei 300 ettari compresi tra Ferentino e Frosinone destinati alla costruzione dell’aeroporto. Ricordiamo le assemblee organizzate dal comitato No Aeroporto, con la partecipazione dei cittadini, in particolare di quelli la cui abitazione era a rischio esproprio e con il contributo della lega dei consumatori attraverso la consulenza dell’avv D.ssa Manuela Maliziola. Non mancarono i politici del luogo, Francesco Raffa attuale assessore all’ambiente del comune di Frosinone (lista la sinistra) e Giuseppe Patrizi consigliere comunale di Ferentino Pdl. Tutti insieme in una sorta di compromesso storico alla ciociara per mettere in risalto l’illegittimità di informare i cittadini del destino delle loro case solo a mezzo stampa, l’inutilità e il danno che l’aeroporto Ferentino Frosinone avrebbe procurato alla comunità. Singolare la posizione del consigliere Patrizi che attraverso un sottile gioco di dialettico ribadiva la sua assoluta contrarietà all’aerporto, marcando una differenza con il sindaco Fiorletta dell’opposto schieramento che al contrario era ed è favorevole, ma sottotraccia cercava di sfaldare il fronte del no invitando i cittadini a rischio esproprio a non disdegnare le offerte della società aeroporto di Frosinone. Queste avrebbero potuto essere congrue tanto da convincere a liberare il campo. Inoltre il consigliere Patrizi sottolineava che il suo sodale, allora neo eletto a presidente della provincia, Antonello Iannarilli, pur dicendosi contro l’aeroporto, si riservava di leggere la documentazione prima di prendere una posizione ufficiale. Riassumendo: Il Pdl , era contro l’aeroporto....MA ANCHE NO. Fra l’altro il programma di espropri redatto dal consorzio ASI non poteva essere esecutivo infatti per renderlo tale la Provincia tramite il suo presidente Iannarlli, che come detto ancora doveva leggere le carte, avrebbe dovuto firmare la variante urbanistica dell’area destinata a servitù aeroportuale . Un'altra questione era legata al destino della (VAS) valutazione ambientale strategica. Questa doveva essere presentata in regione per l’approvazione. La regione, allora retta dal cento sinistra, valutò il documento, inoltrato ufficiosamente dalla società Aeroporto di Frosinone, non idoneo. La conseguenza naturale di tale procedura sarebbe stata la bocciatura del progetto. Ma dalla Pisana sottobanco si fece sapere all’Adf quali erano le correzioni da apportare per rendere il documento idoneo all’approvazione. Come se un professore di matematica di fronte ad un compito sbagliato, anziché giudicarlo negativamente suggerisse le correzione all’alunno in modo che questi potesse ripresentarlo corretto e prendere un bel voto. Nell’ottobre successivo durante le conferenza dei servizi arrivò la bocciatura irrevocabile dell’ENAC e del ministero della difesa che riteneva impossibile la contemporanea sussistenza , in quella zona, dell’aeroporto militare e quello civile. Siamo ad una nuova estate e puntualmente si ripresenta la questione espropri, ma con altri presupposti stavolta molto più concreti. Intanto dopo due anni è stata risolta la questione dalla VAS approvata dagli uffici competenti della regione. Evidentemente dopo tanti suggerimenti sottobanco si è arrivati a un documento decente . Sorge il dubbio che o i tecnici dell’AdF siano “de coccio” o che l’opera per quanto si voglia modificarne la conformazione non sia fattibile senza danni per il territorio. Nonostante un documento importante come la (VIA) Valutazione impatto ambientale non sia stato ancora approvato, la regione,passata nel frattempo al centro destra, ha stanziato i fondi necessari a finanziare gli espropri e ha deciso di entrare nella società AdF consentendone un significativo aumento di capitale. Dunque quella stessa giunta che taglia ospedali e servizi per mancanza di soldi esborsa una quota ingente di denari pubblici per costruire un’opera titanica inutile e dannosa per la salute dei cittadini che non avranno neanche sufficiente disponibilità di nosocomi per farsi curare. Nel frattempo, il presidente della provincia Iannarilli ha firmato la variante ASI. Se come è prevedibile la nuova destinazione d’uso dei 300 ettari incriminati sarà finalizzata a zona di servizio aeroportuale l’iter partirà in modo definitivo. I cittadini avranno sessanta giorni di tempo per opporre ricorsi e presentare richieste di chiarimenti dopo di chè gli espropri non saranno più una boutade estiva ma la dura realtà. I comuni di Ferentino e Frosinone dovranno deliberare affinchè il tutto diventi esecutivo. E’ bene precisare che dopo due anni di lotta diversi fra i cittadini coinvolti hanno deciso di attuare
il LODO PATRIZI trattando la ricompensa con Adf per cedere il proprio terreno sfaldando le potenzialità unitarie della protesta . Proprio ciò che si voleva evitare, ovvero che la questione aeroporto si trasformasse da lotta di civiltà a una compravendita immobiliare. Il comitato per il No Aeroporto giustamente insorge chiedendo consigli comunali aperti alle giunte di Frosinone e Ferentino per discutere ed informare i cittadini su quale sarà la destinazione dell’area che gli viene sottratta. Dovendo ormai rinunciare alla precedente qualifica urbanistica è giusto che la collettività decida quale debba essere la nuova destinazione d’uso non necessariamente asservita all’aeroporto, ma ad esempio funzionale ad ospitare un parco delle energie rinnovabili . Anche noi ci associamo e facciamo appello ai comuni di Ferentino e Frosinone affinchè rispettino la normativa europea che prevede il coinvolgimento della popolazione nella decisione su queste materie, informino i cittadini senza far passare decisioni sulle loro teste. E’ l’ultimo atto che rimane quindi la macchina partirà e allora per impedire la costruzione dell’aeroporto o una più probabile immane speculazione edilizia, sarà necessario mobilitarsi come “GLI EROI” della Val di Susa.
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